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DE' CAPPUCCINI NEL BRASILE 521 S. Santità, come replicò, più volte, eh' egli sempre haverebbe fatto in tutto quello che gli I fosse stato possibile, senza pregiudiziQ, disse egli, de' diritti, e del jus delJa sua Corona, e del suo regno, concedutigli dalla S. Sede. · Aggiunse che i due padri, che erano stati destinati alJe mis– sioni di S. Thomé, sarebbono pure, per permissione della Maestà Sua, stati lasciati passare a quell'isola, senza pretendersi nè meno da essi il giuramento, del quale s'era sino all'ora trattato, e che qu_esto era quanto poteva ·comunicarmi per parte di S. M.; nè egli s'allargò di più, per quello che potesse sperarsi, o ottenersi appresso dalJa M. S. intorno queste materie delle missioni. . Dopo le dov!lte espressioni, e dichiarazioni che di tutto da me si sarebbe renduto fedelissimo conto a S..Santità, non lasciai di replicare che, essendo già alla notizia della Maestà Sua la partenza seguita de i due pp. Cappuccini, mentre la nave Loreto si trovava già partita quando S. M. fece sapere che i sudetti due religiosi sarebbono potuti restare in Lisbona, conforme io avvisai all' E. V., con una mia del dispaccio de' 28 di febraro prossimo passato, po– tevo, e dovevo sperare che le grazie della M. S. sarebbono restate ri.compensate con maggior numero de' medesimi religiosi,. che io havessi potuto scrivere che si fossero portati a questa volta, per la prima prossima futura imbarcazione, con quel di più che mi seppe suggerire la qualità della materia, e l'ordine, che tengo, d'insistere sopra la libertà di concedersi a i miss·ionarii di poter passare alle missioni, senza prestare il sudetto giuramento; in.torno l'esecuzione del qual ordine, io _non lascerò di adempire le parti, che mi sono state imposte, e di tutto darò il dovuto avviso a V. E. con tutta )' esattezza possibile, per ricevere, appresso, gli ordini, che mi sa– ranno prescritti. Roma, 17 aprile 1689. - lettera della Segreteria di Stato al Nunzio di .Porto– gallo. Arch. Vat., Nunz. Portogallo, 160, ff. 126v- 127, reg. Veramente, presupponevasi qui che, dopo pervenuto alla Maestà_ del Re l'avviso d' ess~rsi disposto Nostro Signore di proveder le due chiese di Coccin, e di Granganor dei soggetti medesimi nomi– nati daJla M. S., nori fussero state necessarie le nuove, e più vigo– rose insistenze, che V. S. I. mi accenna haver rinovate, per indurre S, M, a toglier di meio il giuran1ento 1 e passare ad un tempo alla

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