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DE' CAPPUCCINI NEL BRASILE 519 gnia ; di ché, però, non havendo notizia certa, nè individua, non ho potuto dare sicurezza, nè valermi di questo motivo per procurare tanto più la dovuta corrispondenza, per questo primo capo, alla grazia fatta a S. M. da Nostro Signore : e, per altro, trovandosi già par– titi i pp. Spinola, e Couplet, (1) come pure imbarcati sopra la nave (1) « Pregai V. S. Ili.ma nelle settimane trascorse di favorirmi, se cosi la sua prudenza stimava a proposito per servizio di Dio, e di queste mis– sioni, di quelle notizie, che mi havessero potuto servire di lume per l' in– caminamento, o proseguimento delle pendenze, che vertono fra cotesta e questa Corte sopra tale materia, che è, per altro, di tanta importanza alla dilatazione, o almeno alla conservazione della religione cattolica in · quelle parti tanto remote dal capo della medesima: e lo feci col solo oggetto di po– termene valere nelle poche congiunture che qui si possono dare di proseguire, e sollecitare la terminazione di un negozio, che pare sia, quasi dissi, l'unico che si ha qui con Roma, e sul quale S. M. si palesa sempre più impegnato con le dichiarazioni, e, quello che più importa, con le dimostrazioni positive che va facendo. Haverà V. S. lii.ma inteso che capitarono in questa ·corte da quella d' In– ghilterra, e da quella di Francia il p. Couplet, e il p. Spinola [Francesco Maria], ni– pote del signor cardinale di questo cognome, l'uno e l'altro della Compagnia di Gesù, con animo di portarsi alle missioni della China sopra i vascelli di questa Maestà, che, secondo il solito, partono da questo porto alla volta di Goa ogn' anno: nè io lasciai di darne il dovuto .avviso al signor cardinal Cybo, et ,alla Sacra Congregazione medesima di Propaganda fide, et aggiunsi appresso il poco buono accoglimento che fu loro fatto da tutti questi ministri, anzi da S. M., per altro ripiena d'una somma benignltà, di che io posso dire d'essere stato testimonio se non oculato, almeno de auditu, mentre essendomi portato ali' udienza dalla M. S. quella medesiqia mattina ch'essi parlarono al re, S. M., senz' essere da me stato promosso un simile negozio, mi disse e replicò più, e più volte, con tutto il sentimento possibile, che s'era dichiarato con due padri della Compagnia, che erano stati alla sua udienza, che non pensassero d'imbarcarsi sopra i suoi vascelli per portarsi nell' Indie, che molto s'era me– ravigliato che fossero venuti in Portogallo, e che pregava il ,P.unzio (che tali furono le sue parole) di scriverne a Sua Santità, con altre espressioni che ben dinotavano il sentimento che haveva sopra tale materia. Io non dubito che l'essersi saputo dalla M. S. che questi padri havevano dato il giuramento richiesto dalla S. Congregazione habbia eccitato qui qual– che maggiore commozione di quella che s'è potuta scoprire contro altri reli– giosi della medesima Compagnia, che vi sono prima, et appresso· capitati, e tale al certo sarà la riflessione che, a mio credere, ·si farà dalla Sacra Con– gregazione; nulladimeno, essendo a me nota la parte che V. [S.] Ill.ma prende in tutto quello che concerne il servizio di Dio, e l' augumento della religione cattolica, non che il rispetto dovuto alla Santa Sede, ne ho voluto dare questo · cenno a V. S. 111.ma , perchè resti pienamente informata di tutte queste circo– stanze ». - Lettera del Nunzio di Portogallo a Mgr. Casoni,. segretario della cifra, del 23 agosto 1688. - Arch. Vat., Nunz. Portogallo, 44, ff. 476-477, origin. • I

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