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518 UNA NOTA D'ARCHIVIO SULLE MISSIONI dimeno, di dovere accennare ali' E. V. d' havere penetrato che possa haver fatto qualche buona impressione (' esser~i inteso (se pure ciò ha sussistenza) che Sua Santità habbia sospeso il giu– ramento prescritto dalla Sacra Congregazione de Propaganda fide da darsi da' missionarii (1), almeno a favore de' padri della Compa- (1) Nil 1679, pervenuto alla Corte di Lisbona rumore di giuramento prescritto dalla Santa Sede a' missionarii, non si pose tempo in mezzò da quei ministri e da quel principe a rappresentare il forte loro risentimento al nunzio, siccome di atto lesivo de' privilegi della Corona: « Da qualche ministro mi è stato parlato con sentimento di un breve, che è stato spedito costi, per il quale pare si oblighino tutti i missionarii, che sono passati o passeranno alla Cina, o altri regni di quell'Oriente, a giurare di rendere obedienza alli vescovi missionarii vicarii apostolici, che la S. Congregazione di Propaganda fide ha mandato in quelle parti. Sopra che ho risposto di non haverne veruna infor– mazione. Ho stimato con tutto mio· debito di significare a Vostra Eminenza l'apertura, che di questo negozio hanno fatto meco i detti ministri ». - Lettera del Nunzio di Portogallo alla Segreteria di Stato, del 27 febbraio 1679. - Arch. Vat., Nunz. Portogallo, 35, f. 32, origin. · « Questa mattina S. A. mi ha fatto chiamare, per dirmi che ha presentito che Nostro Signore babbi passato un breve, per il quale si ordinava a tutti i missionarii portoghesi, eh~ vanno per l'Oriente, di prestare certo giuramento contrario a privileggi concessi a suoi predecessori da Sommi Pontefici, ~ che ha voluto esprimermi il sentimento che tiene per questo breve, perchè io lo partecipi a Nostro Signore; e perchè esso non mi poteva informare sopra detto breve, nè sopra i pregiudizii che produrrebbe a questa Corona, si rimetteva a quello me ne direbbero il padre Emanuele Fernandez, suo confessore, et il padre Emanuele Rodriguez Leitaò, che di suo ordine verrebbero a mia casa. lo ho risposto a S. A. che non haveva notizia di tal breve, e che sentirei i sudetti ministri perchè S. A. me lo comandava. Intanto significo tutto ciò riverente~ente a Vostra Eminenza, e, quando haverò sentito li sudetti due mi:::. nistri, darò a Vostra Eminenza conto di quello essi mi haveranno detto, acciò si d'egni farne relazione a Nostro Signore ». - L~ttera del Nunzio di Porto– gallo alla Segreteria di Stato, del 24 aprile 1679. /- Arch. Vat., Nunz. Porto- gallo, 35, f. 126, origin. · Nulla rendeva più odioso alla Corte di Lisbbna il missionario apostolico che il giuramento della S. Congregazione de Prqpaganda fide, come mandava monsignor Niccolini alla Segreteria di Stato: « queste dimostrazioni publiche e particolari, che sono state fatte a questo religioso [padre Grima(di della Compagnia di Gesù, missionario di Cina] dalla Maestà del Re e dalla Corte, meritano, pare a me, una distinta riflessione, in riguardo d'essere state pra· ticate con un missionario il quale ha prestato il giuramento ordinato dalla Sacra Congregazione de Propaganda fide, mentre qui non può considerarsi, nè allegarsi circostanza che renda più odiosi e più malveduti e mal ricevuti i missionarii, com'è seguito ultimamente de i pp. Couplet e Spinola ». 1 - Let– tera del Nunzio di Portogallo alla Segreteria di Stato, del 29 novembre 1688. - Arch. Vat., Nunz. Portogallo, 44, f. 437, origin.

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