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DE' CAPPUCCINI NEL BRASILE 411 I , , /, z~on~. pretesa da questa Corona de' vescovi dell' Indie '(I), con quel di PJU, che )' E. V. resta servita di dirmi nella sua lettera attenente a questa materia. Nè io posso )asciare di confessare la ~omma ~~~m~ra, che ha in questo affare Ja Maestà Sua, havendo sempre P 1 u rmcontri, che ogni mira di questa Corona è diretta al pred~tto negozio (2); e quanto tal volta si opera da questi ministri ha per . (I) È uopo tener presente che la controversia rendevasi. .complessa a ca- gione de' vicari apostolici, cui mai sarebbero stati per approvare i portoghesi, come scriveva il nunzio alla Segreteria di Stato: « Ho havuto occasione d' a– boccarmi col marchese di Frontera e domandarle se quel suo pensiero, che mi comunicò sopra iJ .ricevere le nomfnazioni di S. A. per li vescovati delI' India, con non pretendere da questa parte Ja rimozione de vicarii apostolici, era suo, 0 cosa che fosse stata maturata ne consegli. Esso, però, o che non volesse di– chiararsi, o che ne fosse Ja causa mostrò di non haverne memoria veruna, ·Onde mi dò a credere che fosse p~nsiero partorito dalla fecondità del suo in– .gegno, e non hebbi per bene di passare più avanti sulla prattica seco, perchè non poteva guadagnare cos' alcuna, e perder molto. Io, però., crei!o che i por– toghesi, se haveranno i. vescovi nominati da S. A., saranno meno queruli de V!carii apostolici, ma già mai Ii approveranno, perchè hanno concetto che detti Vtcarii apostolici habbino una seconda intenzione a favore del re di Francia, essaltando appresso quei popoli il potere del medesimo re per metterlo in esti– mazione, e che annichisJino l'estimazione· de portoghesi, la quale essi vorriano conservare, e pretendono che il conservarla sii in benefizio della religione cat– tolica. Questo è quello che devo. rispondere alla benignissime di Vostra Emi– nenza, scrittami in questo proposito in data de 18 novembre, che venne accom– pagnata da una scrittura in lingua castigliana scritta dal vescovo d' E!iopoJi, della quale mi valerò all'occasioni ». _ Lettera del Nunzio di Portogallo alla Segreteria di Stato del 29 novembre 1677. - Arch. Vat., Portogallo, 32, f. 307, orig. (2) Non mancò chi fece al riguardo punto d'onor& al principe; e, quasi la resistenza di Roma nascesse « per volere sostentare alcuni vescovi missio– narii », non solo contro questi s'inveiva, ma contro tutti i mi~sionari spediti daIJa Santa Sede, i quali venivano in varia guisa accusati: « Ultimament~ con la venuta della nave S. Pietro da Goa, che, partita in 27 gennaro di quest'anno 1676, qui giunse in. 10 del corrente, si sono ricevute tanto da particolari, quanto da S. A. lettere e de ministri, e. de particolari di quelle parti_, nelle qua_Ii com– munemente s' invehisce contro Ja resistenza di cotesta Corte rn volere ricevere 1e nominazioni di S. A. per li detti vescovati [deIJ' India Orientale], e perché, forse, suppongono colà che ciò nasca per volere sostentare alcuni vescovi mis– sionarii, che daJla S. Congregazione de Propaganda fide sono stati mandati neJJe parti della China, anche contro questi, e contro i missionarii tutti man– dati dalla Congregazione, che non sono vescovi, invehiscono le lettere. Fra . esse, tanto per la persona che la scrive, come per Ie circostanze, più da no– tare è queJJa che l'arcivescovo di Ooa scrive a S. A., perché primieramente le mette come in ponto d' honore il lasciarsi Jevare la nominazione di dette chiese, e poi le narra tutti i mali che ad esse pare faccino non solo i vescovi

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