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.,400 UNA NOTA D'ARCHIVIO SULLE MISSIONI ~oìà e di pagare a·ocora il loro viaggio dalla loro provi.ncia fino .a Lisbona. Ii:t seguito, fu da ,quelÌa Corte concesso e donato l' o– spizio de' -Cappuccini francesi della Baja agi' italiani nell' ann~ 1 7 o 5 e quello di Pernambuco nel 11d~ (1). La Sagra Congregazione si_ p~O– te_stò sempre di approvare tali\-!concessioni e stabilimenti d~ n;iissi_o– m senza alcun suo gravame, però, nè di mantenimento, nè d1 viaggio. . felicemente. s' impiegarono gl' italiani· nel. ministero apostolico .iatta ~ivocare ·l'inibizione, che contro de medesimi era stata spedita, a persua– _ :siotie~ et istanza de ·padri ..Cappuccini francesi, V. S. I. si contenti di 3nd3 ~ :secondando le inclinazioni benigne della Maestà Sua, i di cui zelanti, e piis 5 i_m 1 :s~nsi ben possono in questa parte servir di regola ad accertare il maggtor -:servizio di Dio, e la quiete de' predetti religiosi. A tenor di ciò, potrà V· S. 1 · -con~enersi nelle ·sue determinazioni, approvando pur Nostro Signore il parere .accennato ». - Lettera della Segreteria di Stato al Nunzio di Portogallo, del :9 novembre 1692. - Arch. Vat., Nunz. Portogallo, 160, ff. 342v e 345, reg. Cfr.: -~- Rocco DA CESINALE, op. cit., lii, Xlii, 708. La fondazione della nuova missione del Maragnone venne trattata colla -Corte •di PortogalJo, nel 1691, dal padre Paolo da Varazze, procuratore de~le ·missioni de' Cuppuccini residente in LisboJ.'!a. - Arch. Vat., -Missioni, 42, f. 66 · La missione v~niva approvata della S. ConJregazione de Propagao d a fide riel 1692. - Arch. Vat., Missioni, 42, ff. 62 e 66.v . (1) < Havendo stabilito la giunta delle· missioni che debbano tutti i mis– ·sionarii, che vanno all' Indie, dare il giuramento di fedeltà e dovendo partire .per Pernambuco li padri fr. Bernardino da Saracena e fr. Fillppo di Altetta, mis– ~ionar_ii Ca~puccini, des~inativi da suoi superiori per prendere il posseso, ~~ ancam1nare 11 novo ospizio che la Maestà del Re ha conceduto alli Cappuccint jtaliani, come tempo fa riferii a V. E., suscitarono questi ministri regii la ·;pretensione che dovessero anche li detti religiosi dare nella Segreteria di Stat~ il giuramento di fedeltà. Accorsi subito alla-pretesa novità, e, pe~ mezzo dt .amici, feci rappresentare al Segretario di Stato ed altri ministri con quanto poco · fondamento si pretendeva un simile giuramento ; ma perchè, ciò non -ostante, si persisteva nella .J>retenzione, ne parlai al re, dtcendo!e che qua nd0 Sua Maestà ~on permettesse che li sudetti religiosi andassero a Pernambuco senza dare il giuramento, èhe non solo questi tornarebbero in Italia, ma che non sperasse Sua Maestà di bavere più missionarii per le conquiste, pote nd0 restar certa che la Sagra Congregazione di Propaganda non ne h~vrebbe mandati altri, e che cosi, per una tanto lieve pretensione, si sarebbero pe rd ute le missioni, che con tanta gloria, e merito della sua regia pietà si mant~ne: -vano, e si augumentavano ne suoi dominii. Il re si commosse aJle ragio~~ .addottegli, e, dopo fatte fare esatte diligenze. per vedere se vi era esem~io . 1 -tal giuramento, e non essendosi trovato cosa sussistente che toccasse 11 mis– sionarU italiani, si è permesso alli sudetti padri d'imbarcarsi liberamente per Pernambuco, per dove partiranno tra pochi giorni: Reco a V. E. queS t a oss;– ·.quiosa notizia l>. - Lettera del CardinaJe Conti. alla Segreteria di Stato! . a Lisbona 8 novembre 1709. - Arch. Vat., Nunz. Portogallo, 67, ff. 316-317, ongtn.

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