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LA FORMAZIONE PERMANENTE responsabile dell'animazione, poiché (per esempio, alla luce delle nostre Costituzioni Cappuccine e di altre), la formazione permanente "deve essere considerata anche come dovere ordi– nario e pastorale di tutti i superiori" 46 • b) Ripercussione nella vita religiosa Anche questo principio o postulato della formazione per– manente comporta uno stile di vita religiosa: - piu attenta ai segni dei tempi: Dio parla nel contesto della storia e la obbliga alla creativita, al rinnovamento continuo, alla ri– cerca costante della propria identita, alla collaborazione frater– na col clero e il laicato senza superiorita, e non a seguire sempre lo stesso modello, cioe una vita consacrata piu del pas– sato che del presente, senza orizzonti e senza contatti con la realta degli uomini e con il passo della storia; - piu "istruita", piu aggiornata, si, ma soprattutto piu realistica e piu "collocata" non nel centro del potere e del prestigio eccle– siale e sociale, ma nella periferia, nelle nuove frontiere, senza chiedere né eccezioni né privilegi, cioe dove si da e si riceve, s'insegna e s'impara, soprattutto dai poveri; il che comporta 'Tadozione di uno stile di vita, sia personale che comunitario, umile e austero (VC n.82); - piu plurale e meno uniforme perché piu centrata nel pluralismo, nell'inculturazione e nello Spirito che fa nuove tutte le cose, riconoscendo nella formazione come nell'evangelizzazione che "le tecniche sono buone, ma neppure le piu perfette tra di esse potrebbero sostituire l'azione discreta dello Spirito. Anche la preparazione piu raffinata... non opera nulla senza di lui. Senza di luí la dialettica piu convincente e impotente sullo spirito degli uomini. Senza di luí, i piu elaborati schemi a base sociologica, o psicologica, si rivelano vuoti e privi di valore" (Ev. Nunt., n.75); - infine, una vita religiosa che predilige, tra tutte le altre struttu– re, la comunita locale con tutto quello che cio comporta. 46 Piano Generale dei Frati Mino1i Cappuccini, art. 16 e 17; si puo vedere una bella descrizione della quotidianita in Midali, 267, Iiportato sopra. 35

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