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AURELIO LAITA la formazione permanente e la risposta adeguata ·alla domanda di educazione dell'uomo moderno 19 • II Concilió, come e noto, ha avuto un grande influsso sulla vita religiosa; tale influsso, conseguentemente, si e avvertito anche nell'impostazione della formazione dei religiosi. Effettivamente, il Concilio ha chiamato alla conversione e al rinnovamento non solo le persone singole ma anche gli istituti stessi, impegnandoli a ritor– nare alle fonti pure del Vangelo e del carisma originario e ad adat– tarsi alle odierne condizioni. La via per tale rinnovamento non poteva essere altra che la formazione permanente: "il rinnovamen– to adeguato degli istituti dipende in massima parte dalla formazio– ne dei membri... Per tutta la vita poi i membri si adoperino a perfezionare diligentemente questa cultura spirituale, dottrinale e tecnica, e i superiori, per quanto possono, procurino loro aquesto scopo l'occasione opportuna, gli aiuti e il tempo" (PC 18). Aquesto approccio storico, possiamo aggiungere noi, come ha fatto Natale Zanni con la formazione professionale, un ap– proccio pratico e descrittivo delle nostre strutture educative e della impostazione dominante in esse in questi ultimi tempi. Presso i religiosi, fino al Concilio e in molti casi fino ad alcuni anni dopo, il modello formativo era scuola-centrico, semi– nario-centrico; la formazione si svolgeva nel primo momento della vita, cioe l'adolescenza-giovinezza. Finito il tempo della formazio– ne, dicevano tutti i nostri testi, s'iniziava il lavoro, l'apostolato, la responsabilita nella vita; in una parola, il momento della prassi. Poi, questo modello entro in crisi per gli stessi motivi gia detti dallo Zanni, e si penso ad una formazione post-scolastica. a) In un primo momento essa si concretizzo nell'aggiornamento o perfezionamento delle conoscenze. Ricordate tutti i corsi di aggiornamento che si programmarono dopo il Concilio in tut– te le congregazioni e diocesi. Fu un' epoca di grande entusia– smo e di grande euforia. b) Ma, passati i primi anni di questa impostazione della forma– zione permanente, si ossei:vo che il problema del rinnovamen– to e dell'adattamento dei religiosi e delle comunita non si 19 Cfr. P. BROCCARDO, 131. 14
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