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AURELIO LAJTA luogo, un impegno di consapevolezza, che assicuri sempre la dovuta sensibilita e freschezza nei confronti dell'identita tipica del cappuccino, cioe: il primato della vita evangelica fraterna, vivificata da una forte esperienza contemplativa, vissuta in radi– cale poverta, austerita, semplicita, lieta penitenza, e nella piena disponibilita al servizio di tutti gli uomini. Crescere cosi, conti– nuamente, nella coscienza della propria identita religiosa, sup– pone un'attenzione continua alle ragioni evangeliche fondamen– tali del proprio carisma e del proprio Ordine» 174 • Gli altri due impegni erano: impegno di realismo e impegno di discernimento. In questo discorso troviamo l'espressione «il primato della vita evangelica fraterna», di cui parleremo dopo. Altro documento fondamentale per i Cappuccini da parte del papa attuale, Giovanni Paolo II, e stato il Messaggio (Lettera) indirizzato al ministro generale da Castelgandolfo, il 18 settem– bre 1996. Il motivo o meglio l'occasione fu il Convegno sulla dimensio– ne laicale della vocazione cappuccina, che si stava svolgendo nel mese di settembre di quell'anno. Giovanni Paolo II comincia ri– cordando la ricca tradizione di vita consacrata laicale e poi, nel nucleo centrale, parla dell'Esortazione Apostolica post-sinodale e in concreto del n.60 dove si delineano le caratteristiche fonda– mentali della spiritualita della vita consacrata laicale e della sua attualita per il nostro tempo. A continuazione dice: «Nello stesso Documento ho ricordato come all'interno della Chiesa siano pre– sentí istituti religiosi chiamati "misti", "che nel progetto origina– rio del fondatore si configuravano come fraternita, nelle quali i membri - sacerdoti e non sacerdoti - erano considerati uguali tra loro (n. 61)». Applica questo a san Francesco dopo, e dichia– ra: «Codesto Ordine religioso costituisce dunque una fraternita, composta da chierici e laici che condividono la stessa vocazione religiosa secando il carisma francescano e cappuccino, descritto nei suoi tratti essenziali dalla propria legislazione approvata dal– la Chiesa (cfr. Costituzioni, n. 4)». Conclude con parole che sono anche per noi un forte richiamo: «Auspico che con !'impulso del- 174 Analecta OFMCap, 1988. 94

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