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AURELIO LAITA insieme che inaugurano le nuove Costituzioni non e volontaristico né velleitario, ma frutto d'una esperienza. La parola esperienza («vivencia» in spagnolo), quando e tale, lascia impressa l'orma nella personalita, cioe ha la forza per modificare la nostra forma di essere dopo averla vissuta. Uno che fa esperienza di comunita passa ad essere da un individuo solo e egoísta un membro soli– dale e fraterno. Quest'esperienza di fraternita e frutto della stessa fede e la stessa vocazione francescano-cappuccina. Ambedue sono, se– cando le nostre Costituzioni attuali, le fonti principali del nostro vivere insieme in fraternita. Vediamole separatamente: 1ª fonte: una stessa fede 144 • E la fede e non qualsiasi voglia o sentimentalismo capriccio– so che ci riunisce e che ci fa formare fraternita. Le comunita nascono, dice il Congregavit nos, «non da volanta della carne o del sangue», non da simpatie personali o da motivi umani, rna «da Dio» (Gv 1,13), da una divina vocazione e da una divina attrazione 145 • Questa fede viene esplicitata nelle Costituzioni : E una fede in: - Dio Padre ( Cost 11, 1), che ci fa tutti «fratelli», perché e Lui che ci ha donato «l'uno all'altro come fratelli» (Cost. 84, 1); - Gesu Cristo, prirnogenito tra molti fratelli (Cost 83, 1), che ci associa a Luí e ci fa formare il gruppo dei seguaci e ci assicura la sua presenza quando ci riuniarno nel suo norne (Cost 83, 2. 5; 84, 1); - nella Chiesa, cornunita di tutti (Cost 83, 3; 8, 1), della quale formiarno parte tutti i credenti cattolici; E una fede che: - ci nutre tutti «alla mensa della divina Parola e dell' Eucarestía» (Cost 83, 7); - ci edifica attraverso la penitenza (Cost 101, 2), «la corre– zione fraterna indicata da Gesu, la revisione della propria vita 144 Cost. 83,7 145 Congrevati nos, n. 1. 80

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