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AURELIO LAITA gruppi o comunita ecclesiali di base, ecc. E ancora una modali– ta molto sentita che debbono conoscere tutti i frati: il popolo vuole che in tutto cío siamo degli animatori evangelici e non dei gestori in proprio di opere che, alla fine, tolgono trasparenza al Vangelo; b) le strutture che, come indica Assisi '95, dobbiamo «aprire maggiormente i nostri conventí, riscoprendo e rinno– vando gesti semplici e significativi come l'avere un luogo di accoglienza e riposo peri poveri in ogni nostra casa» 137 • Ricor– do aquesto riguardo l'appello forte del Min. Generale, F. Rober– to Carraro: «Amate i poveri. Sappiate riconoscerli e farvi loro amici. Le nostre case siano la casa alla quale possono sempre rivolgersi senza batticuore. Accogliete i poveri, con il cuore di S.Corrado da Parzham. Rispettate la loro dignita. Ogni nostra casa abbia a loro disposizione un luogo - il migliore! - per una refezione, un bagno, un cambio di indumenti, un po' di riposo» (cfr. Cost 96). Non lasciamod piegare dalle difficolta burocratiche o dai rischi che possiamo correre. La prudenza sospinga, non mortifichi, la carita. Vogliamo che Gesu ripeta per noi: «Quello che avete fatto a uno di loro, l'avete fatto a me. Venite!» 138 ; e «mettere a disposizione dei poveri le nostre strut– ture non utilizzate... favorire soprattutto una testimonianza a livello di fraternita» 139 • Vorrei concludere questa seconda parte con due citazioni: la prima d'Assisi '95 che dice cosl: «Si costata pero che laddove esiste una frate o una fraternita significativa, incarnata a livello umano e spirituale, in sintonía con il nostro carisma, si recupera terreno perduto e si torna ad essere "frati del popolo" (cfr. P.Pio, P.Leopoldo, Fr. Cecilio, P.Mariano, Fr.Nicola...). La gente ci sente ancora sufficiente– mente vicini perché capisce chi siamo e chi vorremmo esse– re» 140. E la seconda del Dozzi: «I cappuccini hanno saputo scrive– re lungo la storia uno straordinario Vangelo di carita, di miseri- 72 137 in. 6, p. 27. 138 Lettera ai provinciali d'ltalia, 1991 139 Italia n. 6, p. 27 140 Italia n. 6, p. 26.

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