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L 1 ORDINE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINJ, UNA FRATER1'1TA forme molteplici, senza limitazioni di persone e di luoghi. Og– getto primario della loro attivita apostolica era la salvezza delle anime e per tale motivo molta parte del lavoro lo dedicarono alla evangelizzazione mediante una predicazione itinerante, ri– volta, in modo particolare, alle classi meno dotate culturalmen– te. Si interessarono inoltre della frequenza ai sacramenti della confessione e comunione. Molta fu l'insistenza dal pulpito, e anche con interventi presso le autorita, per il risanamento del costume. Ritennero come proprio compito opporsi con ogni mezzo agli aspetti piu aberranti della societa del tempo, quali, per fare qualche esempio, l' eccessivo sfarzo nel vestire, la son– tuosita dei pranzi, le fuiibonde lotte partigiane fra le varie classi cittadine. Per melito di essi spesso la tanto invocata pace Iitor– nava nelle citta. Anche l'assistenza caritativa e religiosa ai pove– ri, agli ammalati, specie se incurabili e contagiosi, ai carcerati e all'infanzia abbandonata fu oggetto di una loro attivita vasta e benefica. Si puo aggiungere che non mancarono di interessarsi anche delle necessita di alcuni ebrei convertiti». 2°. «11 Frate del popolo. Si deve alla vita esemplare e all'apostolato la popolaiita del Cappuccino. Furono anche la perspicacia nel comprendere i bisogni della gente e la proposta di mezzi adatti per venire in suo aiuto che procurarono la bene– volenza di tutti ai seguaci della nuova Iiforrna. Essi cercarono di collocarsi in mezzo ai poveri ed emarginati, non con il gesto protettore di chi appartiene ad una classe superiore, ma come se fossero dei loro. Cosi il Cappuccino divenne il frate popolare per eccellenza poiché si trovava di frequente in mezzo alle vicende, ora liete ora tiisti, della vita di ognuno. Quando arrivava un Cappuccino - narra un cronista del tempo - era come se amvas– se uno degli apostoli del Signore» 117 • 117 CALLISTO URBANELLI o.e. p. 606s; Cfr. tesi di laurea del P. JANusz KAZMIERCZAK, San Francesco nelle Costituzioni dei Frati Minori Cappuccini, Roma 1991, Alcuni rilievi sulla situazione socio-politico-ecclesiale dell'Italia nello scor– cio del '400 e nel primo triennio del '500: pp. 34ss; cappuccina, Atti del Conve– gno, Camerino, 1978, pp. 246ss.; C. CARGNONI, Alcuni aspetti del succe.~so della ri/orma cappuccina, in le origini della riforma cappuccina, Atti del Convegno, Camerino, 1978, pp. 246ss). 59

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