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L'ORDINE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI, UNA FRATERNITA Ebbene, anche qui devo dire che i primi Cappuccini ci dan– no esempio. Si dice di «Frate Antonio da Fossano, s'acerdote (che) fu un santo &ate, devotissimo, pieno di carita, e moho desideroso di patire. Questi quando venivano i mali tempi di piogge, nevi e simili, egli per scaricare dagli altri sopra le spalle quell'focomodo, si offriva ai Guardiani di anclare alla cerca e ad altri cosl fatti servigi. Ed aveva per grazia di poter anclare» 114 • Un'altra testimonianza che rapportano i Frati Cappuccini: «E quando ci fosse stato da fare qualche esercizio vile, &ate Antonino (siciliano) dí per tutto si ritrovava. E spesse volte, quando i chierici andavano per spazzare il luoco o il refettorio, ritrovavano che &ate Antonino aveva anticipato il tempo. Lava– va quasi sempre tutte le massarizie della cucina; e quando ci era qualche vecchio che non molto si poteva aggiutare da sé, il santo uomo piu volte il giorno lo visitava, offerendosegli con tanta carita che pareva un angelo. E io che scrivo queste cose, tutte o la maggior parte l'ho viste co' propri occhi» ii5_ 2) la vita di fraternitil ad extra nei primi Cappuccini. Ma la vita di fraternita evangelica dei primi Cappuccini non restava entro casa; splendeva anche fuori, tra il popolo. Da qui il titolo dato al Cappuccino «il frate del popolo». Vorrei soffermarmi un po' di piu su questo tema che e in ricerca dappertutto, pero in modo particolare presso i Cappuc– cini italiani, dopo Assisi '95. Jl nome «Frate del popolo» Il padre dell'espressione e Vincenzo Gioberti in questo testo: «Benché uomo del secolo decimo nono, io confesso di amare i Cappuccini; e se il loro istituto per la mutata ragione dei tempi non reca oggi alla societa cristiana tutti quei servigi, di cui le fu largo in addietro, io credo che conformandosi ai tempi, senza dismettere il proprio carattere; potrebbe ancora riscuotere le 114 VI, 555. Op. cit. 223 115 l Frati Cappuccini, II, p. 2805. 57
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