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AURELIO LAITA come una novita. Era solo predicazione penitenziale, itinerante, apostolica, fondata sul Vangelo... » 90 • Nel 3º blocco «Operatori di bene» si sottolinea: «I Cappucci– ni scrissero pagine originali di eroismo nella storia della carita cristiana... servirono gli appestati... In questo servizio desidera– vano morire per Cristo. Non solo nei lazzaretti, ma anche negli ospedali a curare i lebbrosi e gli infettivi, fino al punto di sem– brare, all'inizio, un ordine ospedaliero. In questo pero non face– vano che imitare l'esempio di san Francesco e praticare il suo Testamento. I dotti cambiavano i loro libri e la loro cultura con questi malati nei quali scoprivano il Cristo vivo e vero, libro della vita. Negli ospedali degli incurabili molti frati rimasero anche quindici e piu anni. I Cappuccini sembravano nati per confortare gli afflitti. Con la loro poverta e semplicita riuscivano subito a sintonizzarsi coi poveri, per i quali si toglievano anche il pane di bocea... Pur essendo testimoni di pace e di bene, non rifiutavano di svolgere il loro ministero di misericordia fra i soldati nelle guerre, curando anche gli ammalati e i feriti. Cosi popolari, non ambivano, cio non ostante, le amicizie e familiari– ta dei secolari.... » 91 • 4. - Altri scritti dell'epoca L'opera tante volte citata I Frati Cappuccini ci mostra una abbondantissima quantita di scritti dell'epoca che parlano della vita di fraternita «ad intra e "ad extra" dei nostri primi Cappuc– cini. Meramente come esempio porto qui la 1ª Lettera di Bernardino d'Asti e alcuni Commenti alla Regola che parlano del nostro tema». a) Iettera Circolare di Bemardino d'Asti. 48 Nella 1ª Lettera Circolare (6 giugno 1548) Bernardino d'Asti, 90 l Frati Cappuccíni, II, p. 1208; seguono i testi: pp. 1209-1222. 91 lbid., II, p. 1222; seguono le testimonianze, pp. 1223-1235.

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