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L 1 ORDINE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI, UNA FRATERNITÁ b) La vita di fraternita ad extra nei Cronisti dell'Ordine I blocchi che ho scelto per dimostrare la tesi sono : «Il chio– stro e lastrada»; «Predicatori evangelici» e «Operatori del bene» che a mio giudizio danno un'idea esatta di quanto i primi Cap– puccini hanno fatto peri fratelli e sorelle del mondo, cioe nella loro vita di fratemita ad extra. Sul primo blocco «Il chiostro e la strada» dice il P. Mariano: «tanto pfü i cappuccini erano chiusi nel chiostro, tanto piu il loro chiostro si spalancava sul mondo con un amore senza fron– tiere. Si sentivano coinvolti profondamente nelle altrui sofferen– ze. Abitavano, come si dice, negli altri. La gente fiduciosamente si raccomandava alle loro preghiere. Il loro cuore, purificato e dilatato dalla carita di Cristo, non provava difficolta a piegarsi su ogni categoría de persone con spontaneita e umanita, senza nessuna ambiguita e tortuosita. Tanto e vero che nella curia romana erano considerati come l'esempio piu luminoso della santita della vita apostolica» 89 • Sul 2º blocco «Predicatori evangelici»: «I cappuccini diven– nero, dice il P.Mariano, "predicatori evangelici" perché erano uomini di preghiera. Ma volevano predicare piu con l'esempio che con le parole. Per questo i predicatori dovevano osservare il digiuno prcscritto dalla Regala, altrimenti non predicavano. Ri– scaldati dalla preghiera e purificati dalla penitenza, la loro pre– dica era come una fiammata d'amore. Riuscivano a rappacificare i cuori e la pace sociale ne riceveva incremento. Tutti predicava– no, anche i fratelli laici. Questi ultimi, sovente, riuscivano pfü graditi al popolino e piu efficaci degli stessi predicatori dotti. Predicavano, secondo la Regola.... Erano convinti che la loro riforma era sorta per predicare ai semplici, ai poveri, ai contadi– ni, ai piccoli. Per questo divenne subito popolare. E in questo furono maestd... Cio che colpiva tutti era il fervore di questa predicazione evangelica, per cui appariva come uno stile nuovo, 89 / Frati Cappuccini, II, p. 1235; seguono le testimonianze. 47