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AURELIO LAITA 2.2. Comunione nella convivenza. - Ma non basta la comunione nello Spirito 63 • E necessario costruire assieme una comunita in cammino e questo esige esperienze quotidiane di scambi, con– fronto, corresponsabilita, condivisione, apertura all'altro, fami– liarita che si manifesta nella concordia, nella cordialita com– prensiva, nella stima e accettazione, nella cristiana tolleranza, nel perdono, nella vicinanza e nella solidarieta. Per tutto cio e necessario il dialogo, cioe la comunicazione, la deliberazione in famiglia, la manifestazione (condivisione) delle proprie «cose» e necessita. Poi, il dialogo <leve portare la comunita al discemimento: sapere in ogni momento attuare se– condo la volonta del Signore. Uno strumento utilissimo per tutto cio e tra i Cappuccini il capitolo locale che si <leve utilizzare piu largamente e piu qualitativamente. 2.3. Comunione nel lavorolmissione. - La vita fraterna arriva fino a questo settore importante della nostra vita, secando la mente di san Francesco. La nostra vita e, dunque, vita ad intra e vita ad extra, pero sempre fraterna .. Tutto cio portera a «programmare insieme» il lavoro e la missione di tutti, cioe dalla testimonianza personale e comuni– taria all'attivita di ognuno dei frati. Orbene, per questo e necessaria una generosa disponibilita, che diventi aiuto reciproco, una collaborazione reciproca, se– gno anche per gli altri; e infine un equilibrio tra lavoro persona– le e comunitario, per non cadere né nell'oziosita né nell'attivi– smo incontrollato e individualistico. 63 Potissimum 11 32
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