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L 1 ORDINE DEI FRATI MINOR! CAPPUCCJNI, UNA FRATERJ\'ITÁ obbedienza reciproca, di preghiera comunitaria, di eucaristía e di riconciliazione, di lavoro, ecc., secondo le descrizioni appena indicate. Non derivava dal semplice stare sotto uno stesso tetto né dalla concezione giuridica della vita comune o dalla mera osservanza 56 • Infine, la fraternita ad extra, cioe l'essere fratelli di tutti e di tutto il creato, come voleva Francesco, da dove risultava ? Era una estensione del tutto naturale dell'amore che vivevano tra di loro e dell'esempio di Francesco, i1 fratello universale. Ma non aggiungo altro, giacché tutta la Seconda Parte corrispondente al secondo momento significativo, cioe i primi Cappuccini, la de– dicheremo a questo tema. APPLICAZIONE. Soffermiamoci ora brevemente nell'applicazione. Certo che lungo lo studio diremo tante cose. Ma gia dall'inizio penso che dobbiamo individuare alcuni punti pratici : 1. - Il punto di partenza per un rinnovamento - a livello personale e comunitario - riguardo alla vita fraterna evangelica, credo, <leve esscre il convincimento sicuro, cioe senza reticenze e dubbi di nessun genere, dell'importanza essenziale che ha questo valore della «vita di fraternita» nella vocazione francescano– cappuccina. Non e una vocazione d'isolati ma di con-vocati. Questo lo ha ricordato il Ministro Generale, Fr. J ohn Corriveau, nella Lettera Circolare n. 9 del 2 febbraio di quest'an– no 1996 con queste parole: «La crescita continua del carisma fraterno del nostro Ordine e d'importanza cruciale...La fraternita non e soltanto un dono che noi ci offriamo vicendevolmente: e la nostra maniera privilegiata di annunciare il regno di Dio! Cío richiede che ci interroghiamo costantemente circa la qualita della nostra preghiera comune, di come progrediamo nella com- 56 cfr. LAZARO IRIARTE, Storia della fraternita locale francescana, in Temi di Vita francescana, p. 275s, Editrice Collegio S. Lorenzo da Brindisi, Roma 1987). 29

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