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NOTITIAE SPARSAE ET TEXTUS INEDITI 53 traversa della Croce e altre distribuite per il cuore, sia tutto in numero di 9. N el corpo poi riceve le stimate e nel capo la corona <li spine, delle quali attesta un suo confessore avergliene vedute alcune riescire insino all'occhio. Non furono pero tutti questi favori conferitili da Dio tutti assieme, ma nel corso degli ultimi 33 anni di sua vita, nel principio de quali ebbe una tale intelligenza se bene in oscuro, come apparisce in una sua lettera con che concorda un suo detto che averebbe un 33 pe110- sissimo. Diedesi principio al sopradetto luvoro nel cuore l'armo 1694 e fu compito verso il fine della :ma vita. Quanto alle stimate, le due delle mani e l'altre due de piedi furonle conforite nel 1697 il giorno di S. Vincenzo Ferreri; l'altra poi del costato in altro armo, quale cagio– navale piu acuto dolore ne' giorni di venenll, massime di marzo. Queste furono rieonosciute da Mons. Eustachi, il quale ne diede parte alla Sacra Congregazione e da essa venne ordine che Suor Vercmica non venisse piu alle grate, come osserv?J ,üno alla morte. Erano queste stimate traforate, anzi che gettavano ckll'umon,; ma avendo ella pre– gato il Signore che gli togliesse quell'apparemm e rimam•ssero saldafo, fu nell'uno e nell'altro E 1 saudita. LB e t a ·m o r t e 1 18. - Dopo aver vissuto la buona serva di Dio cos1 f.antamente e governato lo svazio di 10 mrni continui con il eon:,1.•nso di Roma il suo monastero con somma vigilanza, venne finahnente al termine del suo vivere. Alli 6 di giugno del 1727 dopo di av(:r ricevuto la santa comu– nione fu sorpresa da un accidente apopletico che perde tutta la parte sinistl·a, rimanendole per?J la testa libera fino all'ultimo di sua vita. All'accidente sopraggiunse rih'l1zione d'orina, cakoii e fehbre con quel dolore che puo ognuno immaginarsi, aggiuntivi tutti altri patimenti sopradetti. Duro questa sua inferrnita 33 giorni, nell'uitimo de' quali, che fu il H luglio, avendo prima detto qu::mdo verr:'t quel felice 33, munita da santissimi saeramenti, mostrando sempre una totale rasse– gnazione al divino volere, un desiderio eroieo di sempre pii::t patire, un'umilta sl profonda che sernpre repiicava ave1· timore della sua salute, e che solo confidava ne' meriti dd Signore, chiedendo l'obbedienza di morire e rispostogli dal eonfessore che anche in questo adempisse la divina volonta, spiro l'anima sua nelle mani dd Signore verso le ore sette. [Gli istrn,nienti: della vassione nel cuore] 19. - Doppo che fu morta, si fece la recognizione del di lei cadavere da Mons. Vescovo, Mons. GovernatorP e Mons. Vicario Generale alla presenza del Cai1c,illiere, due canonici, di due suoi confossori, di 3 preti ss Veronica n1unus antistitae 1nonasterii prin1a vice suscepit n1ense martio anni 1716 et ad obitum usque mo,kramen monialium tenuit,

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