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NOTITIAE SPARSAE ET TEXTUS INEDITI 13 Raccolto all'or il crin, sorse di buon matin a ricercarlo. 14 Per monti con sospir per valli fra martir ( ?) per ritrovarlo. 15 O cieli, o terra, o mar, al mio forte chiamar deh, su responde! 16 Stanca non posso piu, insegnami Gesu se in [cor?] t'ascondi. 17 Che c'insegna il cor dell'amato tesor, mio paradiso. 18 Che piu non veggio l'amabile mio re il suo bel viso. 19 Se mai ti trovero, tanto ti stringero a questo seno 20 Che non ti perda piu, amato Gesu, di gratia pieno. 21 Gia cancellai l'error con ]'acerbo dolor che mi tormenta. 22 Piu non posso soffrir deh, fammi anzi morir, che sono contenta. 23 Sostentate il mio cor con i pomi e con i flor, che d'amor langue. 24 Se non torna il suo ben per doglia si desvíen, e resta esangue. 25 Ma lode a Dio immortal, che con tutto il mio mal si mostra pio. 26 E si lascia trovar, doppo lunga cerca, l'amato Dio. 27 Ho trovato il mio ben, e lo stringo al mio sen con gran diletto. 28 Tripudia il mio cor, essulta per amor, esce dal petto. 29 Per mio tardivo aprir, mi convenne soffrir longa dimora. 30 Poi alla fine mio ben riposo nel tuo sen che mi restera. 31 Hai gia scorto e il dolor del dimesso color che in me trovasti. 32 Mi facesti morir, quando che nel partir si mi lasciasti. 33 E pure e ver, mio cor, che possede il tuo amor il dolce Christo. 34 Non ci e piu che bramar; attende a conservar il dolce acquisto. 35 All'amato Signor dar l'ingresso nel cor ogn' va ( ?) impara. 36 lo ve lo voglio dir, la tardanza in aprir costa assai cara. 43 d. - Epistola episcopi A. F. Codebo ad medicum Petru11i Si11iilia.ni de re1·u11i adiunctis obitus Veronicae Giuliani. Citta di Castello, 17 iul. 1727. Apographon. Arch.Vat., Bolognetti 265, p.537-540 (f.269r-270ti) Lettern di rnons. Codebo Vescovo di Citta di CasteUo scritta al Sig. Dott." Pietro Similiani a Rieti, ch'era partito da. detta citta, dov'em stato

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