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42 MELCHIOR A POBLADURA Siano benedetti i vostri nervi, per amor mio, Gesu mio, strappati in croce. Siano benedetti, Gesu mio fortissimo, le vostre ossa, per amor mio tutte sconcertate. Sia benedetto il vostro amabilissimo cuore, Gesi:t mio dilettissimo et amorosissimo, per amor mio ferito e piagato. Sia benedetta, Gesi:t mio, vita mia, !'anima vostra per amor mio in tutta la vostra santissima Passione dolente, affiitta e sconsolata, ed alla fine raccomandata nelle mani paterne. Siate tutto benedetto, Gesu mio, Dio mio, Padre mio, diletto mio, Sposo mio, per amor mio appassionato, crocifisso, morto, sepolto, resuscitato ed ora in anima e corpo glorioso, et alla destra dell'eterno Padre collocato in secula seculorum. Amen. c. - Can tiuncula de Do1nino J esu ad cor anim ae amantis pulsante. Arch.Vat., Bolognetti 265, p.531-535 (f.266r-268r) CANZONETTA fatta da suor Veronica Capuccina in occasione ch' in una sera di car– nevale le fu bussato alla porta della sua stanza da Gesi:t e non rispose. Ego sto ad ostiutn et pulso. 1 Batte un giorno il Signore alla porta del cor e disse, cara, 2 Non mi negar !'entrar che ti faro provar gran pena amara. 3 Era la notte all'or quando busso il Signar da quest'ingrata 4 Che non corse ad aprir anzi torno a dormir doppo chiamata. 5 O divina bonta o immensa carita del buon Signare, 6 Pietoso in aspettar pronto in richiamar di nuovo il core. 7 Cara, non tardar pm, diceva il buon Gesi:t all'alma mia. 8 Sono amato da te benche ti mostri a me tanto restia. 9 Mi ferri tosto il cor nel dir cos'i il Signor, che corsi ad aprir. 10 Ma sdegnato il mio bene a guisa di baleni prese a fuggir. 11 Chi puo ridir all'or come affiitto il mio cor se ne restasse. 12 Non ritrovando pii:t l'amabile Gesi:t benche chiamasse.

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