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NOTITIAE SPARSAE ET TEXTUS INEDITI 31 patire, F=Fede. Et anche un chiodo, che come asserisce un teologo gia di questa catedrale stato confessore circa ,1() anni, esser stato degl'ultimi suoi martirij. [77] E commandandogli spesso a far l'obedienza, sentivasi rumoreggiare come la rotella degl'orologgi. All'apertura del cadavere vi furono monsignor Vescovo, il Governatore con altri di questa Citta di Castello. Non fu pero esposto a publica vista il cadavere della serva di Dio, e solo da pochi gentilhuomini, canonici e dame di questa citta fu veduto alla porta del parlatorio del monistero; essendo cio non poco dispiaciuto alla nobilta et alla plebe di non poter godere di sl. raro tesoro. Ma tutto deve con– siderarsi da divina disposizione; quae omnia scit, irnperat et diBponit. Doppo la marte di questa gran serva di Dio non si viddero piu le sagre stimmate impressegli nelle mani, piedi e costato [78] da Giesu Cristo, il quale con un chiodo visibilmente da lei veduto, passatogli le mani e piedi, e con la lancia iJ di lei costato, doppo il mattutino li 5 aprile, giorno della festa di S. Vincenzo ]'errerio, rimasta in coro a fare orazione, doppo partite tutte le monache 42 • E sola– mente doppo la sua morte si conosceva il luogo delle sagre stimmate per mezzo d'un grandissimo chiarore con in torno un certo colore come rosso pavonazzo; e queste piaghe non si sono potute vedere profonde nelle ferite, perche essa doppo haverle ricevute chiede in grazia a Giesu Cristo che doppo morta si racchiudessero. Cosi attesta il signor canonico Antonio Carsidoni, gia [79] teologo di questa cate– drale e primo confessore della serva di Dio, da lui confessata 40 anni tra ordinario e straordinario. II detto signor canonico sa attualmente (benche d'anni 80 e piu) la di lei vita diretta a tale altezza che da lei era chiamato ora fratello ora padre et ora scriva110 43 • II qualc signor canonico e sua casa, oltre l'altre reliquie di questa serva di Dio, possiede un'immagine di Maria santissima che suor Veronica donogli d'ordine di Maria Vergine 44 , alla quale non solo ha parlato detta immagine, ma quella del Bambino e S. Gioseppe; ed esso Bambino eibarsi delle provisioni che mangiava suor Veronica, e la santissima Vergine dargli il proprio latte piu volte a bevere anche bambina. E scrive suor Veronica che tutte le grazie che [80] dimandera il signor canonice e sua casa a quella sagra immagine gli saranno concesse. II. - EPISTOLA AUTOGRAFA AD CONFESSARIUM INNOMINATUM Haec epistola Veronicae Giuliani digna est ut in vulgus pro– feratur, non sane quia res novas vel magni momenti exhibet, sed quia aliunde iam notas confirmat; et insuper utile esse arbitramur sparsas eius litteras colligere et significare ut tempore opportuno editio commercii epistolaris famulae Dei cum suis confessariis et moderatoribus apparari valeat et publici iuris fieri 45 • Iam vero si quis tempus compositionis et confessarium, cuí epístola missa est, percontari cupit, duplicem quaestionem haud fa– cilis solutionis inquirit. Ecquidem in textu nulla reperitur nota 42 Cf. Un Tesoro nascosto I, 349s. 591; III, 658-670; IV, 421. 640. 4 ª Vide supra notas 22 et 30. 44 In catalogo scriptorum S. Veronicae consultoribus S. Rituum Congrega– tionis tradito legitur: « Relazione di carattere della Serva di Dio sopra il q,rndretto rappresentante Maria Ss.ma col Bambino Gesu consegnato dal P. Mattia Carsidoni ». Cf. MELCHOR DE l'OBLADURA, Lo.s procesos de beatificación y cnnonización, in Coll. Franc. 31(1961) 431. Animadvertas quod hoc loco Carsidoni appellatur l\fatthias. 45 Vide supra notam 5.
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