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NOTITIAE SPARSAE ET TEXTUS INEDITI 21 municazioni sopra la preziosita de' patimenti; e parevami che esso mi facesse intendere che per aneo non havevo cominciato a patire, ma bensl che mi preparassi che di questo mi voleva contentare. Et io altro non dicevo: Signore, la vostra volonta; eccomi pronta a tutto. In questo mentre sono [41] ritornata in me e non potevo far di meno di non dire ben forte: Signare, le croci, le pene inviatele tutte a me. Ansiavo di fare qualche penitenza, ma non havevo licenza. Non ho fatto niente, bensl che dicevo: Signare, io volentieri farei tutte le sorti di penitenza, ma l'obe– dienza non vuole. Vi offerisco l'obedienza invece della penitenza. E poi sentivami ardere il cuore. Piu non potevo. Andavo dicendo: Mio Dio, le pene, le croci vi addimando. In questo istante mi e venuta la ritira– zione de' nervi 35 , e questo poco patire mi ha acceso piu desiderio a piu penare. 4. - Questa mattina nella santissima communione di nuovo ho avuto il raccoglimento, nel quale mi e parso mi sia rappresentato nostro Si– gnore tutto glorioso con le sue santissime piaghe molto risplendenti; il quale parevami che [ 42] m'imvitasse ad abitare nel suo santissimo co– stato. Tutto cio parevami che mi apportasse un certo timore, perche ben so chi sono, e che queste cose non sono se non per anime fedeli. Et io non ho altro che ingratitudine e difetti. Pero ho detto: Signore, umilta vi chiedo e lume da conoscere la mia propria miseria. Del resto queste cose di visioni, di consolazioni, allontanatele da me, perché ben sapete la mia superbia. 5. - Cosi dicendo parevami che nostro Signare si manifestasse piu, e se prima le sue santissime piaghe erano risplendenti, doppo me l'ha fatte vedere tutte adorne di pregiate gemme. Ed in questo mentre mi e sopragiunto un non so che, come rapimento, il quale mi ha dato una certa unione con Dio; ma questa non la so dichiarare; poco mi e durata ed in un istante tutto e sparito. La [43] qual cosa mi ha lasciata una certa distacazione da tutte le cose terrene, e di attendere solo ad operare per sola gloria di Dio e stare morta alla sua volonta. Ed anche mi sono sentita una certa generosita a tutti li patimenti. 6. - In quanto al mangiare, questa mattina appena ho mangiato due bocconi di minestra, non ho potuto andare piu avanti. V. R. faccia fare orazione sopra questo punto, accio Iddio m'illumini a farmi cono– scere se e suo volere, e voglia manifestare a V. R. se vi e qualche in– ganno. 7. - In quanto al patire che faccio, non mi da pena, e sono contenta di obedire. Mi dispiace che non ho tempo, che se ci potesse venir un gior– no, piu cose gli manifesterei. Sia benedetto Iddio. Se sara la sua volonta, ci dara tempo a [44] poterlo fare. E prostrata a suoi piedi, gli domando la santa beneditione. Mi perdoni del tedio di tanto mio dire. 35 T3stes hoc phaenomcnon in suis declarationibus non commemorant et Pe– trus Pizzicana recte rem explicat. Cf. Un Tesoro nascosto III, 16 nota.

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