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10 MELCHIOR A POBLADURA carmi le medesime parole. Io gli andava dicendo: Percotete ben forte ! Fate pure quanto v'e permesso da Dio. Tante percosse, tanti atti di rin– graziamento facevo al Signore. Essi con piu rabbia mi minacciavano di voler vincerla; e di nuovo mi assalivano piu che mai con piu sorti di tentazioni; e mi andavano dicendo che gli servivo di gran tormento e che lasciassi tutto, che tanto non erano per me di merito nessuno. A niente davo retta e di tutto mi ridevo; bensl. che l'umanita ci pativa di molto. Ma questo poco importa. Tutto e poco per amor di Dio. 4. - Ier mattina avanti il pranw mi venne un gran male di gola; non potetti pigliare quasi niente di cibo. Non ho volsuto dire niente accio non habbiano a mandarmi il medico. ler sera mi fece l'istesso, e questa mattina pure. Tutto accenno a V. R. accio bene consideri quello che io debba fare, che tutto [6] faro. Gli ho volsuto distendere un poco meglio, accio venga in cognizione se ci puol esser inganno, perche que– sto mi da gran timore. 5. - Questa mattina nella santa comunione di bel nuovo ho havuto il raccoglimento, nel quale mi e parso che il Signore mi habbia di nuovo fatto l'istesso commando con dirmi ch'io faccia anche le penitenze per le grandi offese che giornalmente si fanno a sua divina Maesta. Aneo questo gli dico, e domani, come vengo alla riconciliazione, io gli diro quakhe cosa, accio mi conosca e chi e qnesta che scrive. Non metto il mio nome quando scrivo a confessori; ma perche V. R. intenda, gli dico che sono quella suora che sta con la novizia 25 • Prostrata a' suoi piedi gli domando la sua brnedizione. Mi perdoni. II 1. Perché scri·ve qucsl(t lettera,, - 2. ·voce atti-va, e pa.ssi-va nelle elezion·i. - 3. Voto del piii perfetto. - 4. Spogl·iamento totale. - 5. N el confessionale. - 6. La corrispondenza per scritto. - 7. Le prediche del p. Brunori. - 8. Brama di patire. - 8. S. F'rr1ncesco Saverio. [7] J. M. J. Le croci e pntimenti sono _qioie e sono contenti. l. - Vengo con questa mia, e gli accenno alcune cose circa l'anima mia, accio mi raccommandi e faccia raccommandare; ed anche per havere il suo onsiglio, che una parola sua subbito mi quieta. 2. - Ora io gli faccio sapere che sono molti anni che mi sento sti– molata di far venire una licenza da Roma di uscire di Capitolo e pri– varmi della voce attiva e passiva, di non havere altro iusso che stare come 2• Munerc magistrac novitiarum Veronica functa est a die 18 septembris anni 1688 ad 18 septembris anni 1691, et iterum a die 3 octobris anni 1694 ad annum 169!); tandem a die 3 iunii anni 1704 usque ad mortem. Cf. Un Tesoro nascosto IV, }'rato 1899, 681 nota l.

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