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234 BERNARDINO DE ARMELLADA nemmeno di amare» 11 • Una eco di questa situazione del nostro mondo sono le parole di Giorgio Mazzanti in un convegno tenuta a Firenze due anni fa sul tema "esperienza teologica, esperienza artística". All'inizio della sua comunica– zione intitolata Su/la Poesia, tra soffio e carne: una considerazjone teologica, afferma: «E difficile oggi, se non impossibile, non solo 'fare' poesía, amorosa o religiosa, ad esempio, ma anche dire qualcosa di sensato e soppesato sulla poesia» 12 . Urs von Balthasar si domanda con un certo rammarico: «Non suscita diffidenza i1 tenta– tivo di una certa filologia bíblica di voler "comprendere" fondamentalmente i1 testo, sezionando gia fin dal principio la sua forma (cioe i1 suo insieme) nelle fonti, nelle finalita psicologiche e negli influssi dell'ambiente sociologico, prima ancora di aver veramente contemplato la forma in quanto tale per cogliere i1 senso globale?» 13 Ovviamente - notiamo - la teologia non puo rinunciare alla sua funzione critica... Restera quindi, comunque, compito ineludibile del teologo anche quello dell'analisi, del discernimento e della risoluzione concettuale... Ma richie– de un esercizio critico in direzione opposta, ossia da parte della esperienza estetica nei confronti della teologia concettualizzante e argomentativa. Bellezza della 'Jorma" non sbriciolata. - Questo ha voluta fare l'opera di Hans Urs von Balthasar: far capire che la bellezza originale, la forma divina che ri– splende su tutte le cose dando loro luminosita, soltanto si capisce contemplati– vamente nella loro forma che irraggia dal loro intimo e le fa davvero belle, spe– ciose. E ritiene che cío e veramente possibile, forse solo a livello cristiano. E la conoscenza estetica della forma (o Gesta!~, cioe la totalita di un essere nel suo mostrarsi come tale: i1 mare, per esempio, come tale, e qualcosa di piú che le gocce d'acqua una per una, o la loro composizione fisica... E piuttosto lo splendore del suo insieme, che sparisce se viene scomposto in particelle indi– pendenti. Hans Urs von Balthasar esprime i1 suo rammarico di fronte ad una «teologia, specialmente protestante, ma anche cattolica, che avrebbe perso i1 senso della bellezza, a conseguenza, dice, di aver ridotto l'occhio ad un insieme difaccette e 11 Ibid, 10-11. 12 G. Mazzanti, S11!/a Poesía, tra so.ffio e carne: una considerazjone teologica, in Ratio imaginis. Espe– rienza teologica - Esperienza artística. (Atti del Convegno di Firenze, 26-28 settembre 2000), in Vi– vens homo 12/1 (2001) 251. 13 H. Urs von Balthasar, Gloria. Una estetica teologica, I, 22.

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