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244 BERNARDINO DE ARMELLADA viso della Vergine Maria» 42 • G. Roschini riflette lucidamente: «La Bellezza dell'anima si riflette sul carpo. Cio posta, non v'e dubbio che l'anima della Ver– gine Santissima sía stata la piú bella, la piú luminosa, dopo quella di Cristo. E facile dunque dedurre con quanta bellezza Essa dovette affacciarsi attraverso gli occhi edil volto» 43 • Infatti, il nostro santo Dottore, nonostante l'ardore della sua devozione, si mostra molto prudente al riguardo. Da una parte, canzona la stupida fatuita delle donne che cercano di farsi seducenti mediante un'eleganza artificiale. A proposito del passo dei Proverbi 31,30, La donna che teme il Signare, que/la avra lo– de, lui, che conosceva cosí bene la mondanita dell'aristocrazie europea, esclama: «Oh, insana e stolta vanita della donne che aspettano e sperano la lode per la loro bellezza fisica, per quella bellezza che e affettazione, menzogna, finzione, agghindamento ed artificio dell'ornato muliebre! Dalla virtu, dalla sola virtu e non dalle fallaci vanita bisogna attendere la lode: Fa/lace e l'avvenenza e vana la bel– lezza, la donna che teme il Signore, que/la avra lode» 44 • Questo non toglie in lui l'idea che Maria fosse anche bellissima fisicamente nel suo carpo. Afferma: «Senza dubbio, la santissima Madre di Dio fu molto bella anche fisicamente, cosí come crediamo che lo fosse anche Eva per il fatto di essere stata formata in modo particolare da quel Dio, le cui opere sono peifette (Dt 32,4)» 45 . Ed e convinto che <<riguardo ai beni di natura... relativi in parte al carpo e in parte all'anima, Maria ne fu ricolma in modo straordinario. Fu dotata infatti di un carpo perfetto e ben proporzionato, sano, grazioso, bello e di una incomparabile leggiadria, pro– genie illustre della stirpe reale di Davide (cf. Le 1,27). In quanto all'anima, poi, fu Maria d'ingegno mirabile, ripiena di senno e di candare, sapiente, prudente, 42 De Ttinitate, 8,5; PL 42, 952. Opere di Sant'Agostino, ed. lat.-ital., vol IV: La Ttinita, Roma 1973, 339. 43 G . Roschini, Vita di Maria, Biblioteca Fides, Roma 1959, 29. Fa anche accenni a parechi scrittori antichi come Venanzio Fortunado (s. VII), Anclrea di Creta (s. VIII), Epifanio di Co– stantinopoli (s. IX), Giorgio di Nicomedia (s. IX) con la sua esclamazione: «O Bellissima bellez– za di tutte le bellezze!» (Or. I in praesent. Deip., PG 1000, 1416), Ceclreno (s. XI) che scrive: «Ma– ria era di statura mediocre, mora, coi capelli biondi, con occhi biondi e mediocri, con sopracci– glia grandi, con naso mediocre, con mani e dita lunghe» (Compend hist., PG 121, 362 D), Nicefo– ro Callista e altri (p. 27s). 44 Maria/e, Serm. 8 In salutationem ange!icam, n. 6, 224; II, 84. 45 Ibid, Serm. 5 In Sa!t1tationem ange!icam, n. 2, 192s; II, 41.

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