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40 RITRATTO STORICO-PSICOLOGICO il famoso Dictionnaire historique et critique (Amsterdam 1740, 4 voll.) 48 • Poco dopo, infatti, lo troviamo intento a lavorare at– torno ad una Dissertazione sopra l'ateismo, iniziata in forma epi– stolare e poi ridotta a trattato, ma non finita prima del 1763 e rimasta inedita come opera giovanile 40 • Questo modesto trattato ci rivela un Turchi discepolo del pensiero chiaro e distinto e del– la evidenza razionale. La filosofia cartesiana, che pure conteneva in sé il germe della irreligiosita, gli offre, infatti, la possibilita di opporre allo scetticismo ateo e deistico, una clamorosa affer– mazione della esistenza di Dio, della immortalita dell'anima, la distinzione tra il pensiero e la materia intesa come estensione, una idea piu nobile della sensazione come fenomeno psicologico 50 • L'oratore sembra compiacersi che i cartesiani e altri filosofi, « sen– za rendere sospetta la loro religione », possano sostenere che gli animali non sono che pure macchine, allontanando maggiormente il pericolo dell'affermazione fatta anche da Locke, che il senti– mento e la percezione possano essere un prodotto di un movimento o di una modificazione della materia 51 • Nell'agosto del 1762 prega invece ripetutamente iI Du Tillot, di prestargli da leggere un nuovo libro di Rousseau, probabilmen– te il Contrat social appena uscito, impaziente di conoscere i sen– timenti di un uomo non meno stravagante nelle opere che nella vita 52 • Quando nella primavera del 1764 leggeva il Traité sur la tolerance religeuse di Voltaire, trovato allora a Firenze tra altre novita librarie, si affrettava a scrivere al ministro che il libro 48 .Turchi al card. Antonio Andrea Galli, 19 giugno 1761, presentata attra– verso mons. Giuseppe Marchisio, copia in MBE, Mss.Campori, 12. 49 Ms.parm. 1118, ff.1-49 autografo (di formato disuguale, scritto in entrambi le facciate e con numerose cancellature illeggibili); cf. anche PEZZANA, Memorie VII, 302. - Appare come un abbozzo incompleto; il passaggio tra l'introduzione (ff.1-4) assai promettente e il corpo della dissertazione e sospeso: « ..• Pietro Bayle sostiene poter darsi una repubblica di atei somiglievole nelle sociali viste a qualunque re– pubblica religiosa»; segue una cancellatura e passa immediatamente alle prove della esistenza di Dio. Cosi pure finisce bruscamente: « ... II solo nomo considerato nell'anima e ne! corpo e uno dei piu forti argomenti a provare l'esistenza di Dio e solo puo formare il soggetto di una lunga dissertazione come questa fa vedere ». Ivi, f.49. • 0 « Non essendo la materia ne! suo tutto e nell'idea che ne abbiamo, fuorché grandezza, figura e situazione, con una capacita d'esser mossa e divisa, ell'e ben cosa chiara che non puo mai avere le facolta inerenti del sentimento e della perce– zione, perché tutte le qualita sensibili che vi si discernono, come la luce, il colore, il calore, il suono, non sono che effetti delle nostre sensazioni prodotti dall'impres– sione che fanno g!i obbietti esteriori sopra de' nostri nervi e per conseguenza fuorí di noi non hanno alcuna esistenza ». Cf. Dissertazione sopra l'ateismo, f.7, ivi. 61 « Ardisco dire che la stessa onnipotenza di Dio non puo creare un corpo che pensi e cio non per qualche imperfezione della divina potenza, ma per !'inca– pacita del subbietto, essendo assolutamente incompatibili le idee della materia e del pensare». Ivi, f.14. - Con argomenti tratti dalla fisica e dalle scienze naturali passa poi a confutare i filosofi che fanno governare le vicende umane dall'influsso degli astri, o ammettano la generazione spontanea oppure una serie infinita di cause seconde, per trarre dalla stessa armonica composizione del corpo umano nuova prova dell'esistenza di Dio. 52 Turchi al Du Tillot: 12 agosto 1762, cit. da BENASSI, Guglielmo Du Tillot V, 61.

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