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LIBRI E LETTURE 39 chi in questo periodo. Ma gli studi a cuí attende, le minute, i fogli, le schede autografe conservate in abbondanza nell'archivio del suo convento, rivelano pero chiaramente quali fossero le letture e i 1ibri preferiti. Piu che i trattati scolastici e le sottigliezze della casistica, ama e legge Pascal, Abbadie, La Bruyere, Montaigne, La Roche– foucauld, Bossuet, Nicole, Duguet e non ignora nessuna varieta recente della specie. I titoli stessi di alcune opere fondamentali nella sua formazione, come Le Spectuteur, ou Socrute moderne, ou l' on voit un portrait naV des mceurs de ce siecle, traduzione francese dell'Addison 44 , Le philosophe chrétien (Lyon 1755, 7 vol.) di S.J. Formey, Lu regle des devoirs que la nature inspire a tous les hommes (Paris 1758, 4 voll.) dell'abbé de Bonnaire, mostrano quale mondo letterario saturo di una morale fine .e saggia, che presentava un nuovo rnodello di umanita, una nuova regola di condotta, delle belle maniere e dei doveri, entrasse nella sua bi– blioteca45. I suoi stessi atteggiamenti pratici e mentali di fronte ai problemi e alle questioni del suo secolo sono assai significativi. Nel maggio del 1761 facendo eco al noto concorso indetto dal– l'accademia di Dijon sul tema se il progresso delle scienze con– tribuisca o no a rendere migliori gli uomini, il Turchi si mostrava un poco dubbioso, perché aveva avanti agli occhi i costumi non incoraggianti di Voltaire e di Rousseau, i pontefici dell'illumini– smo•6. Ma nelle Prediche a corte, qualche anno dopo, nonostante il persistere della stessa difficolta decide nettamente in favore delle scienze 47 • Nel giugno dello stesso anno 1761 medita !'ardua impresa di ·confutare l'ateismo del Bayle e si affretta ad acquistare e leggere 44 Autore studiatissimo dal Turchi. Ad un amico che gli confidava di essersi portato dopo una sua predica alla biblioteca per leggervi un articolo dello Spet– tatore, l'oratore rispose pronto: « Vi avrete trovato un brano della mia predica. lo piglio il buono dove Jo trovo, né penso per cio di meritare taccia di plagiario». Cf. PEZZANA, Memorie VII, 284. - Manda purc incitamenti ad Antonio Cerati a .scrivere qualcosa sul modello dello Spettatore di Addison (da Fontevivo, 12 e 16 maggio 1774, Coll.Lombardi, Colorno), ma il lavoro non vcnne da questi condotto a termine. Cf. PEZ'ZANA, Memorie VII, 400. 45 Minute e schemi, in APC. - Si leggono annotazioni di ammirazione come ,questa: « Sopra la superstizione supe1•bissimo Regles [des devoirs que la nature...], t.4, pag.358, tutto il capo intero: Oh bello!», cf. Scheda: sull'ignoranza, ivi. 46 Op.ined. II, 165-166: Panegirico di S. Fedele (notizie su di esso in Ms. •parm. 1459, an. 1761 e in fronte a Ms.parm. 1117, n.2, in PBP). 47 Op.compl. VI, 90-103: Interessa lo stato che i popoli non siano ignoranti. - ·« Egli e gran tempo..., che si declama contra le scienze, e si denunciano come nocive al tribunale della ragione, della religione, della societa: e sono che le denunciano tutti i partigiani dell'ignoranza e dell'ozio, ed anche certi filosofi, che si servono delle scienze per iscreditare le scienze stesse, e fanno in cio comparire uno strava– ·gante entusiasmo ed una vergognosa contraddizione. Le scienze, si dice, sono nemi– ehe della cristiana umilta, gonfiano il cuore dell'uomo, e Jo rendon superbo... Inse– gnano ai popoli a dubitare e disputare di tutto invece di credere e di ubbidire... Non sono, molte volte, che l'arte perniciosa di nascondere sotto i colori dell'equita Je azioni piu nere, e seppellire la veríta sotto i falsi lumi d'una seduttrice elo– ,quenza... », iv·i, 97-98.

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