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IL « QUARESIMALE » 27 Libero dalla scuola il Turchi si dedichera quasi esclusivamen– te al suo Quaresimale. I successi del 1759 con la quare– sima di nuovo a Borgo Val di Taro e l'avvento nella cattedrale di Parma 132 e il furore suscitato negli anni immediatamente suc– cessivi, ci permettono di supporre in lui una certa maturita di pensiero e di oratoria da giustificare la scelta dell'anno 1759, eome data estrema della sua formazione giovanile. I biografi fanno pure risalire a questa data la perfezione del Qua res i m a 1e, che il Turchi stava per lanciare sui pul– piti delle principali citta d'Italia: Arezzo (1760), Firenze (1761), Parma (1762), Pisa (1763), Lucca (1764), Roma (1765), Geno– va (1766), Napoli (1767), Bologna (1768), mentre altre citta, tra le quali Bergamo, Milano, Palermo, Malta, Venezia, non potero– no avere la soddisfazione di udirlo, solo perché nel 1768 veniva nominato predicatore ordinario e con esercizio alla corte di Parma 133 • Occorre pero affrettarci a dire che su questo Qua res i m a 1e continuano ad essere divulgate idee piuttosto vaghe e imprecise, particolarmente presso gli autori di letteratura, sia riguardo alla sua consistenza che alla sua origine. Alcuni, con modi sbrigativi, lo hanno identificato con le prediche che l'oratore incomincio a te– nere alla corte di Parma nel 1770 e talora edite impropriamente come Qua res i m a 1e 134 • Altri lo hanno supposto distinto dalle Prediche a corte, ma senza specificarne a fondo la natura e, evi– dentemente, senza averlo mai visto 135 • Meglio informati, alcuni altri lo attendevano alle stampe ancora attorno al 1850 1 ªª. Ma di fatto questo Qua res i m a 1e non lo possediamo neppure nel manoscritto 137 • Né si puo credere ad un quaresimale costato un decennio di elaborazione, perfetto nel 1759 e ripetuto invariato 132 Rime per il Quaresimale reeitato il Borgotaro nell'anno 1759, Parma 1759. Cf. Ms. parm. 1459, an. 1759; ALLODI, Serie eronologiea II, 575. - Nello stesso auno predico con applauso l'ottavario dei morti nella collegiata di S. Vitale in Parma, in Op. ined. I, 3-128. 133 Cf. FORTUNATO DA MODENA, Registro de' pulpiti, l. cit., ms. in APC; De concionatoribus Ord. Min. Cap. in Italia saeculo XVIII, in Anal.O.F.M.Cap. 31(1915) 145. 148. 188. 190. 220. 223. 263. 345. 347; CERATI, Memorie p.XIV-XV; PEZZANA, Memorie VII, 260-262. '""' Sotto il tito]o di Qua,resimafo, ovvero, Prediche di mons, A. Turchi, ap– parvero a Napoli ne! 1838 (Stamp. Filantropica, 3 vol!.) e ne! 1842 (3 vol!.); sotto quello di Prediche quaresimali furono invece stampate a Milano ne! 1829 (Tip. Ma– latesta, 3 vol!.), ne! 1830-1831 (cosi il tipografo Nicolo Bettoni intitola i voll. IV-V-VI delle Ope·re scelte del Turchi, da lui edite in 8 voll.), e di nuovo a Napoli ne! 1853 ( Coster, 3 voll.). 135 Tra questi anche il Cantu (Della lett. ital. II, 671-672) e il Santini (L'elo– quenza italiana, 197-200), per non :fare che due nomi. 136 ALLODI, Serie cronologica II, 412; GESUALDO DA BRONTE, Cenno critico sulle opere oratorie di mons. Turch{ in Opere inedite del Turchi I, Messina 1853, XV. 137 II Cerati (Memorie, p.XXIII) alinde tuttavia al ms. rimasto tra le carte inedite alla morte del Turchi. Nell'edizione dell'opera posfuma dello Sbaraglia (cf. .Supplementum et eastigatio 111, 214) si legge: Canciones eius [del Turchi] q,uadra– gesimales nune traduntur Parmae Typis Bodonianis: ma l'annuncio mancava di fondamento.

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