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26 LA GIOVINEZZA (1724-1759) so di morale in Modena 12 ª; magia nella primavera del 1758 era richiamato a Parma per una nuova cattedra di speculativa 121 • Con il nuovo studio doveva introdurre nell'insegnamento alcune ri– forme decretate dai superiori maggiori dell'Ordine 128 , con le qua– li si agevolava l'iniziazione scolastica dei chierici e si portava una ondata di aggiornamento nelle aule dei conventi. L'oppor– tuno passo avanti, venne salutato come una vittoria dagli elementi giovanili, mentre gli zelanti della tradizione, subito nell'anno ap– presso, nel 1759, secondo i loro umori lamentavano l'arroganza e l'indocilita dei giovani studenti, o li compassionavano perché costretti ad « impazzire » sotto i nuovi sistemi scolastici1 20 • Ancorché preso nei bersagli dei conservatori, il P. Adeodato nel capitolo provinciale tenuto a Parma il 14 settembre 1759 usciva eletto primo definitore e guardiano del suo convento di Parma 1 ªº. La promozione significava pero allontanamento dalle cattedre nelle quali si era assiso per circa un decennio. Che co– sa il Turchi esigesse dagli studi ecclesiastici lo dira con chia– rezza solo nel 1769, quando, ministro provinciale, abbozzera un programma di riforma scolastica. Quale fosse il suo metodo d'insegnamento non possiamo coglierlo da alcun documento di– retto: le congetture in questo caso non avrebbero consistenza. Tuttavia per avere un'idea dell'aria che spirava negli ambienti scolastici dei cappuccini emiliani sulla meta del secolo, giova notare che il P. Angelico Santinelli, concittadino e collega d'in– segnamento del P. 1 Adeodato, ma che finiva le sue lezioni qualche anno dopo, nel 1765 regalava alla biblioteca conventuale di Pia– cenza i suoi testi scolastici, che comprendevano le opere teo– logiche di Giovanni Lorenzo Berti, di Gaspare Juénin, di Giusep– pe Guerrieri e gli Elementa phisiea di van Musschenbroek, divul– gatore delle idee di Newton 1 3 1,. 126 Campione di Prov. I, ff.396-397: la nuova scolaresca e composta da 6 sacerdoti e un chierico. 127 Campione di Prov. I, ff.400-401: con 10 chierici. Cf. anche Ms.pa,rm. 1459, an. 1768. 128 Decretum generale de studiis ordinate et fructuose paragendis del 6 ott. 1767, in Bullarium Ordinis VIII, 270-276. Sui tentativi di riforma degli anni immediatamente successivi, cf. MELCBI0R A POBLADURA, Laudabilia conamina pro penitiore iuventutis seraphwae institutione annis 1760-1764 facta, in CollFranc. 29(1969) 44-73. 129 Insubordinazioni e malcontenti di studenti cappuccini a Parma e Piacenza nel 1765-56, perché esclusi dagli studi, cf. Campione di Prov. I, fl'..383-384. Critiche e malcontenti dei conservatori dopo il 1758; ivi, f.410. 130 Campione di Prov. II, ff.6-7. 131 Campione di Piacenza 11, f.29 in APC. - Le Institutiones theologicae del Juénin erano state messe all'Indice nel 1708, cf. A. THOUVENIN in Dict.théol.cath. VIII-2, 1719-1721. Sono note invece le discussioni suscitate dall'opera De theologicis disciplinis libri 87 di Giovanni Lorenzo Berti. Benché solo co~ Benedetto XIV (10 maggio 1752) le biblioteche cappuccine potessero ritenere, con le dovute cautele, opere proibite o sospette, nelfa seconda meta del Settecento queste entrarono con una certa facilita. Cosl. nella biblioteca cappuccina di Piacenza tra iI 1763 e iI 1776 si raccolsero le opere del Sarpi, van Espen, Febronio, la storia del Fleury, il catechismo del Mésenguy, Pufendorf ecc. ecc.; cf. Campione di Piac. II, ff.29.51.
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