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20 LA GIOVINEZZA (1724-1759) so anno 1774 fino al 1821 prestera la sua preziosa opera di tec– nico dei gabinetti di fisica, sotto la direzione dei noti maestri Mariano Moreni (1774-1786), G.B. Venturi (1786-1800), G.B. To– maselli (1800-1821) 98 • Bonaventura Raboni da Guastalla (1712- 1792) nel 1769 ha pronta una Aritmetica pratica, « esposta con tale chiarezza, che ognuno potra per se stesso apprendere la ma– niera d'eseguire ogni sua ancor piu difficile operazione, coll'ag– giunta di un Trattato di geometria, similmente pratica, opera che riescira piacevole a' computisti, a' mercanti di qualunque sorta non solo, ma agli agrimensori ancora... » 99 , apparsa poi alle stampe nel 1774 100 , con la dedica al padre Adeodato Turchi. Salvatore Boselli da Modena (1712-1764), miniaturista, incisore, pittore, viene invitato alla corte di Vienna come maestro di disegno 1 º 1 • Stefano Solieri da Carpi (1710-1796), scultore, archi– tetto, pittore, riempie delle sue opere i conventi e presta i suoi pennelli a servizio dei duchi di Modena 1 º 2 • Pietro Amari da Sas– suolo (1720-1782) polemizza poeticamente con Saverio Bettinel- 1i103, Antonio Maria Grandi da Spilamberto (1733-1809), profes– sore di filosofia e prefetto delle pubbliche scuole di Finale, e poi professore di diritto canonico nella universita di Reggio, presi– dente degli studi in Modena sotto la Cisalpina (1798-99), pole– mizza con Melchiorre Gioia e con Ugo Foscolo, meritandosi la qualifica di « riformatore giansenista » e di giacobino, insieme con Alfonso Maria dei conti Scaruffi Zoboli di Reggio (1722-1801), altro cappuccino originale ed inquieto 104 • Alle nuove dottrine sorrideva dunque qualche fortuna anche nei chiostri, e il loro influsso con le sue molteplici sfumature e adatta– menti, sempre pero animato da desiderio di rinnovamento, di progresso, non e entrato nei recinti dei conventi attraverso una sola apertura. Nel caso del Turchi, come accennammo, fu l'incontro con Ubertino Landi ad aprirne la porta. Nel ginepraio delle letture contrastanti a cui attende in appresso il cappuccino, e diffici– le tuttavia capire quale sia stato in concreto l'indirizzo ispirato dal Landi. Se una preferenza domina nella tendenza letteraria del P. Adeodato, e certamente per le letture illuminate, ricche 98 Cf. FELICE DA MARET0, Biblioteca, 375-376 (con bibliografia, alla quale ag– giungere anche A. CERATI, Opuscoli diversi 1, Parma 1809, 224). Su questi Cappuccini, vedi anche del medesimo autore il ms.: Tecnici Cappuccini nell'origine e sviluppo degli Istituti Fisici di Pavia e Modena, in APC. 99 Ms. A.IV.27, in APC. loo Piac,mza, a spese di Nicolo Orcesi, libraio su la Piazza de' Cavalli... [1774]. lül G. TIRAB0SCHI, Biblioteca Modenese VI, Modena 1786, 338-339; FELICE DA MARET0, Biblioteca, 394-396 (con bibliografia). 102 FELICE DA MARET0, Biblioteca, 396-414 (con ricca bibliografia). 103 F. RAVAGLI, Per Reggio d'Emilia: guerra poetica fra il gesuita Bettinelli e il cappuccino Amari, in Erudizione e belle arti, n.s., 5 (Carpí 1908) 42-45 e mss. in Bibl. Comunale di Reggio Em., Raccolta Curtí n.6. 104 Su! Grandi, cf. FELICE DA MARET0, Biblioteca, 179-180; ivi, pure sullo Sca– ruffi, pp.120-126.

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