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LA PREPARAZIONE DI UN CATTOLICO RIFORMISTA 19 zione come principale fondatore della colonia arcadica Treb– bienseª1. All'incontro e all'amicizia con questo uomo aperto all'illumi– nismo e all'enciclopedismo, il Turchi si riconobbe debitore della iniziazione mentale e lettéraria 92 • La nuova cultura, profana e smaliziata, che aveva in sospetto ogni tutela ecclesiastica, che vo– leva svincolarsi dal predominio scolastico, avanzava senza dubbio come segnale di guerra contro la chiesa, ma offriva bensi nuo– vi mezzi per rinnovare l'umanita e per appagare le aspirazio– ni degli spiriti inquieti, guadagnando alla sua cerchia non pochi uomini di chiesa. Gia attorno alla meta del Settecento piu vivo si manifesta il desiderio di sapere anche nei conventi capp1,1ccini. Piu pronto e, nel tempo stesso, il. venire incontro a tale desiderio. Ricevono infatti nuovi impulsi lo studio delle lettére, la rettorica, le scienze naturali 9 ª, si allargano le vecchie biblioteche e se ne fondano delle nuove 94 , Quantunque manchino tuttora studi sto– rici impegnativi sull'influsso esercitato dalle nuove idee nei con– venti, negli istituti religiosi e di educazione in Italia, anche con– siderando solo iI piccolo mondo dei cappuccini emiliani, ci si accorge pero del riflesso dei tempi. Nel secolo XVII, eccettuata l'attivita diplomatica sempre esercitata con qualche pro:fitto, i cappuccini dei ducati farnesiani ed estensi si erano esercitati qua– si esclusivamente nell'apostolato caritativo, nella predicazione, nel– le missioni estere. Nel secolo XVIII, pur non trascurando aleuna delle vecchie iniziative, essi si occupano sempre piu di imprese secolari e sociali. Agli studi speculativi si preferiscono ora le scienze naturali e sperimentali. Fedele Minari da ;Scandiano ( 1717-1779), in fama di « uno dei piu valenti macchinisti della Lombardia » 95 , entra nel 1771 all'aniversita di Pavia come tecnico del gabinetto fisico 96 , insie– me·al confratello Modesto Olivieri Della Mare di Ligorzano (1712- 177 4), abilissimo costruttore di orologi 97 , passando poi, nel 177 4, ambedue e con lo stesso compito, alla restaurata universita di Modena, ove anche Fra' Agostino Arleri da Vinchio, dallo stes- • 1 F. Picco, Nei paesi d'Aroodia. La Colonia Trebbiense, in Boll.Stor.Piacentino 1(1906) 21-27. 49-65. 145-157. 231-233; e anche: Poeti arc;adi e p-0lemisti piacentini nel Settecento, ivi 6(1912) 145-155. 92 CERATI, Memorie, p.IX; PEZZANA, Memorie VII,. 258; DARDANA, op. cit., 31. 93 Cf. VINCENZO DA S. ERACLIO, 0.F.M.Cap., Degli studi ne' quali principal– mente impiegare si debbono i regolari di rígido istituto, Bologna 1760, ove non si tratta gfa del curricolo ordinario degH studi, bensl degli studi privati a cui debbono attendere i singoli religiosi. Vedi anche VIATORE DA CoccAGLIO, [Dissertatio] pro studiis ad· observantiam Regu/,a,e nostrae spectantibus, in Tracce di tradizione sopra l,a Regol,a de' Frati Minori, Venezia 1780, 396-448, che contiene molte cose interes– santi anche la prima meta del sec. XVIII. 94 Per le biblioteche della provincia di Lombardia in genere, vedi FELICE DA MARETO, Biblioteca, XXIII-XXV e particolarmente i luoghi citati nelle note 84-85. 95 Cf. FELICE DA MARETO, Biblioteca, 889-890. .00 I cappuccini incominciano in questo tempo a tenervi I'incarico di ripetitori. Cf. MELCHIOR A POBLADURA, Historia generalis III, 885. 97 Cf. FELJCE DA MARETO, Biblioteca, 891-892.
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