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I PRIMI ANNI DI ADEODATO TURCHI 17 nario del cappuccino spagnolo Giacomo da Corella 77 , curata dai suoi stessi confratelli italiani78, che nella sola citta di Parma €bbe 4 edizioni (1707, 1708, 1710, 1711), ma che nel 1710 e ne] 1712, venne messa all'indice, nella versione italiana 79 • Del resto, gia nel 1662 il capitolo generale dei cappuccini aveva messo in guardia i superiori contro i lettori che seguivano sentenze ed opinioni lassiste. L'ammonizione venne rinnovata nel 1671. An– cora nel 1747 le ordinazioni del capitolo generale impongono ai ministri provinciali di usare una maggiore vigilanza affinché non s'introducano malsane novita nelle scuole dell'Ordine, e non le tollerino se gia introdotte 80 • L'allusione alle controversie tra probabilisti e probabilioristi, che in quei tempi andavano diffondendosi anche in Italia, e trop– _po manifesta, perché tali ordinazioni abbisognino di commenti. L'indirizzo ufficiale di un ordine religioso austero come quello dei cappuccini, non poteva del resto essere favorevole al proba– bilismo o agli adattamenti ai tempi. Il Patuzzi81, verso la meta del '700 costatava, infatti, che con difficolta si poteva trovare tra i cappuccini un lettore o un maestro che non impugnasse il probabilismo 82 • Non reca quindi meraviglia che essi pur pro– testando di non voler essere né probabilisti, né probabilioristi, né tuzioristi, propendessero di fatto alquanto per il rigorismo 83 • Pur mancando di informazioni dirette, s'intuisce tuttavia che la formazione giovanile del Turchi maturo in un clima favore– vole alle controversie dottrinali. E per capire di quale tempra fosse il suo lettore Serafino da Montale, basta pensare che eletto provinciale nel 1759, soccombeva poco dopo sotto il peso della -carica nello sforzo di contenere uno scisma riformistico nella provincia 84 • Nonostante la triste catena di governi instabili, le lotte in– testine, la miseria, le scorrerie e le scaramuccie degli eserciti avversari, dal 1743 al 1749 le scuole del ducato non registrano 77 Practica de el c.onfesonario y explicación de las sesenta y cinco proposicio– ·nes condenadas por la Santidad de N.S.P. Inocencio XI. Su materia: los casos mas .selectos de la theologia moral. Su for,ma; un diálogo entre el eonfessor· y el penitente, Madrid [ ?] 1685. 78 La traduzione fu opera del cappuccino Pietro Francesco da Genova, che ne {!Uro due edizioni nella sua citta ne! 1704 e nel 1706. 79 Cf. H. REUSCH, Der Jndex II, 513. 8 º Cf, MELCHIOR A POBLADURA, Historia generalis II/1, 368. 81 Giovanni Vincenzo Patuzzi (1700-69), moralista domenicano autore di un Ethica christiana seu Theologia moralis (Venezia 1761, 7 vol!.), fu uno dei piu acerrimi impugnatori del probabilismo. 82 Trattato della regala prossima delle azioni umane nella scelta delle opi– nioni II, Napoli 1759, 147. 83 E' il caso, p.e., di Gaetano Migliorini da Bergamo, e, come vedremo, e pure il caso del Turchi. 84 Il P. Serafino nel Campione di Prov. I, f.317, e detto comunque uomo di « non volgare letteratura » e il P. Celestino da Cadelbosco (cf .. Necrologium FF. Min. Capuc. Prov. Lombardiae I, 69) lo dice Lector eruditissimus. Cf. anche Ms. parm. 1459, an. 1743-1749. :2. • Adeodato Turchi

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