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I PRIMI ANNI DI ADEODATO TURCHI 13 brillante e vivace, lo scolaro aveva pero saputo destare non po– che simpatie nei suoi maestri, che tentarono inutilmente di farlo passare alle scuole interne dell'istituto 48 • Il 21 agosto 1739, accettato dal P. Michelangelo Franceschi da Reggio, provinciale dei cappuccini emiliani, Domenico Carlo Turchi indossava, invece, la tonaca cappuccina nel noviziato di Carpí, diventando Fra' Deodato da Parma 19 • La decisione sorprese. E non e facile indovinare i motivi di quella preferenza. I gesuiti, reggendo gli studi, la nobilta e la corte, godevano nena piccola capitale del ducato, come in ogni altra capitale, un primato indiscutibile tra gli istituti religiosi. I cappuccini vanta– vano nella stessa citta un buon numero di oratori ben preparati ,e, a giudizio degli storici locali, tene\1ano il campo nella predi– cazioneºº. Proprio nel 1740 il P. Michelangelo Franceschi5 1 ve– niva tirato fuori dal suo convento di Parma per succedere nella predicazione al palazzo apostolico al P. Bonaventura Barberini, gia erede del P. Francesco Casini. II valore della sua oratoria non poteva quindi essere meglio riconosciuto. Pu-o darsi che il figlio di Giuseppe Turchi, dalla sartoria paterna situata a pochi passi dal convento dei cappuccini 52 , sia stato attratto da questa fama oratoria che aleggiava attorno alla sua casa. Il 21 agosto 1740, superato felicemente I' anno di prova, Fra' Adeodato da Parma emetteva i voti religiosi ne:tle mani del mae– stro di noviziato, il P. Giambattista da Scandianoºª e in attesa di essere ammesso a continuare gli studi era inviato prima a Vi– gnola nel ducato di Modena, poi a Busseto nel parmigiano 54 • I cappuccini emiliani costituivano una provincia monastica detta di Lomba r di a, che abbracciava i territori del vecchio ducato farnesiano di Parma e Piacenza, il ducato dei Gonzaga di Guastalla, quello estense di Modena e Reggio e in piu alcuni conventi d'oltre Po in terra cremonese e mantovana. Piu spe- 48 Ms. parm. 1459, ivi; G. VOLPI, Orazione panegirwa in lode di mons. don A. Turchi vescovo di Parma e cante [del 1788], f.6v, in Ms .. parm. 1072 in PBP; ·G. SCUTELLARI, Orazione funebre di mons. A. Turchi, in Op.compl. I, p.XXX. 49 Registro vestizioni I (1681-1782) f.136 in APC; Ms. parm .. 1459, an. 1739 in PBP. - 11 Cerati (Memorie, p.VIII) ha tratto in errore anche il Pezzana (Memorie VII, 258) e quasi tutti i biografi, scrivendo che il Turchi si fece cappuccino a 17 an– ni. - Ricevette !'abito da! P. Antonio Maria da Reggio, maestro dei novizi, il quale pero gia il 4 settembre 1739 era sostituito nella carica dal P. Giambattista da Scan– diano, uomo di costumi assai discussi. Cf. Campione di Prov. I, ff.115-116, ms. in APC. 5 o PEZZANA, Memorie VII, 188; BENASSI, Guglielmo Du Tillot I, 115-116. 51 Copri la carica di predicatore apostolico per 12 anni. Amico del Muratori e di G.B. Vico, mori nel 1766. Cf. bibliografia in FELICE DA MARETO, Biblioteca, 304-313, 52 La famiglia abitava nei pressi dell'attuale via Adeodato Turchi, accanto al vecchio convento dei cappuccini soppresso ne! 1866. Cf. G. SITTI, Parma nel nome delle sue strade, Parma 1929, 195. 53 Registro professioni III (1730-1745) ff.123-125, in APC. 54 Ms. parm. 1459, an. 1740.
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