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474 ADEODATO TURCHI indicazione « L. Rados f. 1819 » 37 ; mentre altre edizioni hanno la stessa incisione, punteggiata tuttavia da altri artisti, come A. Erco– lani38, Ester Silvestri3 9 o altri. 5. L'incisore romano Alessandro Mochetti (1760-1812), allievo di Giovanni Volpato, ha diffuso invece un ritratto a bulino ricavato dalla tela descritta da noi sotto il n. 10, e che abbiamo detto di probabile scuola romana 40 . Di eguale intonazione e ispirazione e pure una in– cisione punteggiata da un certo Bianchi (probabilmente Secondo Bian– chi, che lavorava in Roma attorno al 1813) 4 1. 6. Di maggiore pregio artístico e la grande e bella stampa (cm. 70 x 55), che Simon Fran~ois Ravenet (1748-1814), detto il gio– vane per distinguerlo dal padre omonimo, imito da un quadro di An– tonio Olivieri 42 . Oltre che in chiaroscuro, di questa incisione se ne co– noscono alcuni meravigliosi esemplari stampati in inchiostrazione san– guigna43 (tav. 8). 37 Formato (ovale): cm. 10X8, con la summenzianata indicazione di base. E' propasta all'ediziani delle Opere inedite del Turchi apparse in Modena ne! 1818 e in !mola ne! 1839. 38 Si trova preposta alle Opere inedite del Turchi curate in Foligno nel 1827 da Giovanni Tomassini. Di questo ¡l;rcolani non abbiamo travato alcuna notizia. Del resto Felice da Mareta (Biblioteca, 98), non ha tenuto conto di questo artista e scrisse che questo ritratto e del Rados. 39 Preposta all'edizione delle Prediche alla corte apparsa in Milano nel 1826 con i tipi di Giovanni Silvestri. Milanese, discepola dei fratelli Faustino e Pietro Anderloni, questa artista incise anche il ritratto di M. Gioia premesso in G.D. Ro– MAGNOSI, Elogio storico di Melchiorr·e Gioia, Milano 1829. 40 Formato: cm. 13 x 8,5, con la leggenda: Fr. Adeodatus Turchi Parmen. Lombard. Prov. / / Exprov. ad Serenis.mi Ducem Parmae etc. etc. per plurimos an // nos Ecclesiasten. agens ut omnes eloquent. sua erudiret / / Episcopat. diJgnitat. in Patria a Pio VI decorat. / / An. MDCCLXXXVIII. E satto questa leggenda sarmon– tata dalle insegne episcapali si legge: « Alex. Mochetti inc. ». Questa incisione venne inserita rispettivamente nell'opera di BONIFACIO DA NIZZA, Ritratti di uomini illustri... cappuccini, Roma 1804, tav. 37; in quella di MICHELANGELO DA RossIGLIONE, Cenni biografici e ritratti di padri illustri dell'OrdiJne cappuccino I, Roma 1850, tav. 34; e fa pure parte (tav. 34) della serie dei vescovi cappuccini editi a cura della Curia generale dell'Ordine cappuccino. 41 Formato: cm. 9X7,5, con l'annotaziane alla base: « Bianchi inc. ». Questa incisione si trova preposta alla edizione delle Prediche a corte apparsa in Aquila nel 1806, a cura dell'editore Giuseppe Maria Grossi. Ma ne esistono anche esemplari a sé stanti. Cf. Raccolta stampe del Museo francescano in Roma (IV-C-25)'. , 42 Si veda quanto si disse al n.7 parlando dei ritratti su tela. Sulla linea di base dell'incisione si legge: Fr. Adeod.' TurchiJ Parm. Episc.s; e sotto questa leg– genda: « Ant. Olivieri pinx. » (a sinistra) e (a destra) « Eq.' Ravenet sculp. ». Una riproduzione a fotoincisione si ha in Aurea Parma 38(1954), tav. fuori testo ne! fase. di ottobre-dicembre. Un esemplare si puo vedere nella Raccolta Ortalli (n.15.320) della Palatina di Parma). 43 Un ottimo esemplare in sanguigna si ammira nei locali dell'Archivio dei cappuccini in Parma. Non ci e stato possibile invece trovare una copia di un me– daglione inciso dal celebre intagliatore riminese Francesco Rosaspina (1762-1841), che non piacque pienamente al Turchi (cosi almeno lui ebbe a dire) per il semplice :fatto che accanto alla sua « non vi si figuri per nulla la fisionomia del Sig. Infante [Ferdinando duca di Parma] ». Turchi ad Andrea Mazza: Parma 15 gennaio 1797. Parma, Bibl. Palatina, Epist. framm. 164. Di valoré assai scarso e l'intaglio che un certo V. Bertolotti fece per La plejade parmense di M. Leoni, il quale pertanto nella prefazione si scusa di non aver potuto presentare « un lavara d'intaglio piu sudato e compiuto » per la sua opera.