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APPENDICE II: SAGGIO SULL'ICONOGRAFIA 473 come passaggi di toni che come penetrazione psicologica nel carattere del Turchi3°. II Bodoni ha ricavato una stampa piuttosto rara di que– sta incisione, sovrapponendo una lacea rosa allo scuro dell'intaglio, in modo da ottenere un ritratto a due colori, con l'effetto di un rosso inglese o di Prussia amalgamato alla costruzio:::1.e chiaroscurale della composizione 31 • 3. A questa ·stessa protoimmagine del Turchi che si rifa al Vieira, fanno capo a~1che altri ritratti a bulino, tra i quali meritano onorata menzione une del parmigiano Giambattista Vighi (1774°1849) 32 ; uno non meno pregevole della veneziana Luigia Pascoli (m. 1885) 33 ; un'altro inciso in Firenze per conto della Gallería Pitti attorno al 1836 da Giu– seppe Guzzi 34 ; ed infine, con procedimento diveno, una litografia ese– guita in Parma da Luigi Vigotti (1807-1861)3 5 • 4. Imitar.o invece il dipinto che abbiamo sospettato essere opera di Luigi Rados 36 , alcune incisioni punteggiate, di pregio pero assai mi– nore. Cosi e stato premesso diverse volte alle edizioni delle opere del Turchi un ritratto molto simile a quello testé accennato, con la sola nella nota prece::lente, ese.guita forse per canto del Bodoni (cf. nota 31) « presso G. Cereghini in Parma », come e notato espressamente sotto la leggenda (a sinistra); un'altra stampa (cm. 20 x 15,7) venne invece eseguita in Bassano da! Remondini ne! 1806 senza queli'ultima indicazione, ma con i titoli, e ripetuta (cm. 20 X15,6) nuo– vamente ne! 1820, sempre preposta alle due edizioni dellE Prediche a corte curate da quell'editore. Felice da Mareto (Biblioteca, tav. I) ne Ji.a dato una fotoincisione. 30 Come gia in quella del Morghen anche in questa del Pizzi sotto la linea di base si legge: « Franc. Vieira pinx. » e « Aloy, Pizzi se. ,>. 31 Cf. esemplare proposto all'edizione bodoniana del!e Omelie e pastorali del Turchi, s.n.t. [Parma, Stamperia Reale, 1788-1802], esistente nella Biblioteca gene– rale dei cappuccini in Roma. Un altro esemplare, con la stessa indicazione: « Presso G. Cereghini in Parma », roa in solo chiaroscuro (cm. 21,3X17,9) si ammira nella raccolta delle stampe del Museo francescano dell'Istituto storico dei cappuccini in Roma (II-B-14). 32 Formato: cm. 11,2 x 8,4, con l'indicazione annotata sotto la linea di base: « Vighi inc. Parma », e la leggenda: ADEODATUS TURCHI ORD: CAP: IN PATRIA EPISCOPUS / / AC REGIAE PROLIS FERDINANDI • J • HISPANIARUM INFANT!S / / ET DUCIS PARMAE: PRAECEPTOR. L'incisione si trova preposta alle Opere del Turchi (ne! formato cm. 22 X15) edite da! Mussi ne! 1805. L'intaglio s'ispira al dipinto del Vieira, ma rivela uno stile personale. Cf. anche G.B. JANELLI, Dizionario dei parmigiani illustri, Genova 1877, 469. 33 Formate (ovale): cm. 13,8 x 11,2, con l'indicazione sotto la linea di base: « Luigia Pascoli inc. ». L'incisione venne preposta all'edizione delle Opere co:mplete del Turchi curata dall'Antonelli (Venezia 1832-1834, 20 v:>ll.). Nella raccolta delle stampe del Museo francescáno in Roma (IV-C-25), si am□ira un bel esemplare in folio con la dedica dell'editore: « M.' ADEODATO TURCHI // Ag!i egregi Associati // che onorano la Edizione delle sue opere / / GIUSEPPE ANTON;JLLI / / D.D.D. >. 34 Con l'indicazione: « G. Guzzi sculp. Da! dipinto di Francesco Vieira». Si veda esemplare nella raccolta del precitato Museo francescano (IV-C-25). L'intaglio figura anche nella Iconografia italiana degli uomini e delle donne celebri edita da A. Locatelli I, Milano 1836, tav. 34. 35 Con le indicazioni sulla linea di base: « G. Bacchini litografo. - Lit. Vigotti in Parma ». Que3ta litografia fa parte della serie dei ve3covi di Parma, allegata all'opera dell'ALLODI, Serie cronologica dei vescovi dil Parma (Parma 1856, 2 vol!.); ma le litografie vennero divulgate separatamente. Quella del Turchi porta la leg– genda: FRA ADEOJ::•ATO TURCHI / / Cappuccino / / Confessore g Precettore de' Principi R. di Parma / / 'i escovo di questa Citta / / ove nac·que addi 5 di Agosto del 1724 e mor'l a' 2 di Sett.'" 1803. Cf. esemplare in Archivio dei cappuccini di Parma ed anche nella Biblioteca Palatina di Parma, Litografie, cart, 103, n.13. 36 Cf. quanto abbiamo detto parlando dei ritratti su tela al n. 8.

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