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APPENDICE I; DOCUMENTI INEDITI 463 gliato, il Conte Ventura si restrinse a' ringraziamenti della parteci– pazione. 4° - Che la notizia della pubblicazione di que! moto proprio, e dei susseguiti diverbi con un Ministro Francese, determino !'Infante a declinare subito da! gia fissato divisamento di dare incognito una scor– sa in Toscana. 5° - Che dopo !'Infante non ha potuto. celare a tutti di non essere in perfetta calma, essendo anche decaduto nell'assenza di buona salute. 6. - Che il medesimo benché pressato dai frati exgesuiti e preti e specialmente da! Vescovo per l'abolizione delle Leggi Giurisdizionarie poco dissimili dalle Toscane, non vi ha mai condisceso, e solo si e pre– stato a derogare opportunamente alle medesime, piacendogli di poter commandare anche ai frati, ed ai preti quando lo voglia. Di fatti egli ha ordinato di fresco l'osservanza di una legge, che preclude l'uso di un breve riscritto da Roma per la nomina contenziosa ad un Benefi– cio, intendendo che il giudizio si faccia in Parma, oppure vi si tran– sigga. 7° - Che essendo giunte diverse copie del piu volte nominato moto proprio a questo Mr. Vescovo, egli le communicava con molta compia– cenza, come parto di un coraggioso di lui allievo. Questo e quanto ho potuto raccogliere in tale proposito. lo non ardirei giudizio, molti pero piu coraggiosi di me non dubitano che il merito se ne deggia per in– tiero al Vescovo... Scarabelli 61. Dispa,ccio del Moreau de St. Méry al Talleyrand: - l. Timori d'una política antimonastica diffusasi nel ducato di Parma e Pia– cenza. - · II. Conferenza religioso-politica tenuta dal Moreau ai quattro vescovi del ducato. Parma, 8 novembre 1802. Originale. PAE, Parme, t.47, ff. 209r-210r. Parme le 17 brumaire an onze de la République Fram;aise. (le 8 novembre 1802 V.S.) Le Conseiller d'État Moreau Saint Méry, Administrateur Général des États de Parme, Plaisance, Guastalla, etc. etc. Au Citoyen Ministre des Relations extérieures I. - Citoyen Ministre. Des que j'ai été en possession de ces États, quelques hommes, parmi lesquels étaient des prétres et des moines, ont répandu a plaisir que j'allais m'emparer de toutes les maisons religieuses des deux sexes et en expulser les moines et les nones. Alors on a commencé a vendre secrétement des provisions et quelques meubles. A Parme comme l' on redoutoit ma vigilance le désordre a été a peine appen;u; a Borgo San Donino il a été un peu plus grand et a Plaisance plus sensible encore. II est bon de savoir que dans cette derniere ville Cavagnari avait été visiter une de ses samrs qui est Bénédictine et qui Iui faisant entrevoir que ces États devaient passer a la République Italienne l'ef– froi avait été général. Alors Cavagnari a écrit a l'Éveque de Plaisance 311 38 Mons. Gregorio Cerati.
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