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462 ADEODATO TURCHI leurs sécrets. Bolla qui est a Paris, est dévoué a l'Éveque. II commu– nique ici tous les Dimanches. C'est l'Éveque qui a fait éxiger de Bo– doni par l'Infant, une lettre ouverte qui recomande Bolla a M. d'Azza– ra. Ce derni•er doit la compter pour rien. Le Ministre d'ici, Schizzati, est a l'Éveque. J'ai été surpris de trouver ici Jouffre, Sécrétaire intime de Lu– cien Bonaparte venu de Madrid a Milan ou Brune luí a domné une commission pour faire vendre les biens de Malthe qui sont dans les États de l'Infant. Le Gouvernement provisoire de Toscane fait des artes qui sem– blent avoir pour but de gener et de rendre nul le souverain futur de cet État. J'envoye mon fils a Milan d'ou Petiet vous expédiera un courrier, comme j'en suis convenu avec lui; car Parme est le bout du monde, et tous les moyens y manquent. Prompte réponse, car vous voyez que je suis maintenant sans regle et sans boussole. Un signe du moins et ce que le Premier Consul prescrira, sera exécuté de ma part. Salut et amitié. Signé: Moreau St. Méry.. 60. Dispaccio dello Scarabelli al Pancaldi sopra l'origine del noto edit– to d'Etruria del 15 aprile 1802 e sopra le ripercussioni avute in Parma.. Parma, 11 giugno 1802. Originale. MAS, Corrispondenza, 195. Cittadino Ministro. Tosto che ho potuto sortire di casa, ho cercato di procurarmi tutte quelle notizie che potessi avere per qualche schiarimento del dubbio che il noto ultimo moto proprio Etrusco, concernente materie giurisdizio-· narie non sia originariamente tale, ed ho rilevato: 1 ° - Che anche in Toscana da chi non deve ignorare il corso e· l'andamento di simili affari, non si ritiene per Etrusco una tal pro– duzione, mentre in una lettera che lo accompagnava, dopo di essersi detto che quel Consiglio non vi aveva avuta parte, e che era stato proposto, ed adottato, e sanzionato in pochi minuti, e poi soggiunto: - leggetelo ed osservatelo bene, e vi troverete come non vi e nulla di Toscano 37 -. Qui poi alcuni vi riscontrano oltre allo spirito, an– che le espressioni di qualche molto calda Omelia, gia recitata, e stam– pata nei tempi passati che investiva principalmente le saviissime Leggi Giurisdizionarie modenesi, che precedettero quelle di Giuseppe Se– condo. 2° - Che fu proposto, quel moto proprio e ne fu carpita la soscri– zione, da due ignoranti superstiziosi, che hanno la smania di figurare, ed ai quali l'antica famigliarita e l'odierna confidenza del Príncipe, e la conseguente furberia, ed adulazione cortigianesca, ha persuaso di po– tersi intromettere in tutto con speranza di buon successo. 3° Che essendo stato trasmesso subito dal Ministro Toscano a questo Conte Cesare Ventura quel moto proprio, siccome se gli trasmet– tono tutte le stampe, ed essendogliene stato scritto contemporanea– mente dal Re con dirglisi, che la propria coscienza glielo aveva consi- 37 Allude al giudizio del Tassoni, rappresentante della repubblica italiana pres-– so la corte di Firenze, da noi riferito a p. 384.
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