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APPENDICE I: DOCUMENTI INEDITI 453 corella che io abbia nel mio ovile? Ascolti la voce del suo pastore, e trovera che cosl e veramente. Col piu profondo rispetto. 53. Mons. Turchi ad Antonio Cerati: suUa mancata porpora cardina– lizia. Colorno, 20 novembre 1790. Autografo. Colorno, Coll. Lombardi. Amico carissimo Né io son fatto per essere cardinale, né tu per sostener grandi impieghi nella repubblica u.mana. A me non importa un corno, e mi con– solo che tu pensi ugualmente. Fa agli uomini tutto il bene che puoi, senza curarti di far loro quel bene che non vogliono. Saviissimo dunque e il tuo ripiego, quello cioe, di avvolgerti nel mantello di una cristiana filosofia, e viver tranquillo. A buon conto ti sei liberato da un gran fuscello. Del resto ne avra pensiero la Provvidenza. Sta sano, ed allegro. Prega Dio per me. A buon rivederci. Sono sempre Tuo F. Ad. 0 V. 0 54. Mons. Turchi al poeta Angelo Mazza (1741-1817). Parma, 17 no– vembre 1792. Autografo. MBE, Mss. Campori, 12. Al ch. N estore della Parmense letteratura il Vescovo non puo negar nulla. Comecché nemico di far impegni alla Corte, parlera non per tanto al magnanimo Alfonso in favore del Godiª 1 e per essere almeno ascol– tato si fara forte col nome dell'amatiss. 0 Sig.r Conte Bernieri. Non cessa il Vescovo di pregare l'Altissimo, perché conservi all'ot– timo amico quell'amena forza d'ingegno, che e !'anima delle graziose sue produzioni, finché ritornino al mondo e Leoni e Sadoleti 32 , i quali forse non ritorneranno mai piu. Chi scrive abbraccia il rispettabile ami– co, e si rafferma Div.mo obbI.mo s.e 55. Il príncipe Lodovico di Borbone, stanco di essere in educazione, do– manda a mons. Turchi: 1) come potrebbe fare per ottenere liberta di scrivere a chi vuole; 2) quando crede lui che egli si sposera. Colorno, 20 settembre 1793. G. FERRAR! MOREN!, Il cappuccino Turchi, 203. Amico car.º ... Al mio solito sono stuffo, arcistuffo del modo in cui vivo, ma pazienza ! Spero che terminera presto, ma intanto almeno desidererei una cosa, ed e di poter scrivere con liberta a chi volessi, mentre egli 31 Gaetano Godi (1765-1850), avvocato e poeta parmense. 32 Fa i nomi di Leone X e del cardinale Giacomo Sadoleto per indicare la floritura artistico-culturale e il mecenatismo del Cinquecento.

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