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APPENDICE I: DOCUMENTI INEDITI 451 vincibile sull'aderire al proggetto da lei proposto. Mi dice questo stesso proggetto essere stato sul tappeto altre volte, e che sempre lo ha ricu– sato, e sempre lo ricusera per tali e tante ragioni che non ammettono replica. II solo piano ch'egli e pronto ad abbracciare quello si e, che l' A.V.R. riservandosi per le ordinarie sue occorrenze un discreto mensuale asse– gno abbandoni tutto il resto de' suoi appuntamenti al sig! Infante, il quale con quel residuo si fara carico di pagare poco a poco i di leí cre– ditori fino alla totale estinzione dei debiti colla sicurezza di non farne de' nuovi. Questo e quel tanto che ho potuto rilevare dopo lungo di– scorso; ed e questo, anche a parer mio, il solo mezzo, con cui l'A.V.R. possa soddisfare ai doveri della sua coscienza, e mettere in quiete l'agi– tato suo spirito. [s.a. 1789] 50. Mons. Turchi p,er la questione di cuí sop,ra nei doc. 48-49, esorta la duchessa di Parma a sottomettersi alla divinaProvvidenza. Minuta auto– grafa. MBE, Mss. Campori, 12. Altezza Reale. Ho letto la lettera del sig.r Infante, che rimando all'A.V.R: Ella non vuole che io le parli morale: eppure questo e il primo essenzialis– simo dovere del Vescovo al quale Iddio non ha dato altre virtu, che quelle della religione, e della morale. So ch'ella ama la verita, la since– rita, e la franchezza. Mi permetta dunque di dirle che fino a tanto ch'ella non si sottomette di cuore agli ordini della Provvidenza, e non riceve dalla mano di Dio tutte quelle croci ch'ella crede pesantissime, non avra mai un momento di quiete, fara molto male all'anima sua, ed anche alla sua sanita. Per carita, si metta ai piedi del Crocefisso, e riponga nelle sue piaghe tutte le sue affiizioni: sentira uscirne un raggio di luce, che illuminando l'intelletto, infiammera anche il cuore ad imitare nel por– tare qualche piccola croce per amore di un Dio che ha sofferto tanto per noi, e tanto piu che le nostre croci ce le formiamo ordinariamente da noi medesimi. Non intendo di farle una predica. Intendo suggerirle quello che deve suggerire un Vescovo in somiglianti occasioni, anche alla sua Sovrana. II Vescovo non puo fare che quello che puo. Se fosse in mia mano di fare che tutti gli uomini pensassero a modo mio, tutti sarebbero santi, e la prima santa sarebbe l' A.V.R. per quell'amor ri– spettoso di preferenza, che le professo come suo suddito. La prego poi per le viscere di G.C. a non impegnarmi mai piu in somiglievoli brighe. La risposta che mi diede il sig! Infante e troppo chiara. Sono col piu profondo rispetto. 51. Mons. Turchi esorta nuovamente la duchessa Maria Amalia a con– fidare in Dio, per la questione di cui nei doc. 48-50. Fontevivo, 15 set– tembre .1790. Autografo. MI!E, Mss. Campori, 12. Altezza Reale. Ricevo in Fontevivo la ven.ma lettera deil'A.V.R. lo non posso che
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