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APPENDICE I: DOCUMENTI INEDITI 447 praesertim suae aestimatae Provinciae accreverat, et etiamnum in dies accrescit, R.mum Definitorium. Generale suo petito benigne annuere de– crevit, indulgendo eidem privilegium non solum pro conventu pro sua mora selecto praesentandi gua-rdianum ( uti iam alias ipsi concessum fuit) verum etiam omnes Rel.igiosos, qui familiam dicti conventi com– ponere debeant, suis Provincia-e Superioribus praesentandi; qui etiam presentatos illuc disponere non graventur, ut sic et merita oratoris quo– dammodo compensentur, et alii ad sua talenta pro gloria Dei et Religio– nis honore bene impendendo excitentur. Fiant haec cum benedictione Dei non obstantibus quibuscumque. Datum Romae die, mense, et anno quibus supra. Min. Gen.lis Fr. Erhardus a Radkerspurgo II. - E.mi , e R.mi Signori Fr. Adeodato da Parma ex-Provinciale Cappuccino della Provincia chiamata della Lombardia, ed esistente nei Ducati di Parma, di Mo– dena, e Guastalla, attuale Precettore, e Confessore del Principe, e delle Principesse figlie del Duca di Parma, rappresenta umilmente all'EE. VV.R.me di aver ottenuto dai Superiori Generali della sua Religione il seguente decreto: Ex Definitorio Generali die 6 Aug. 1781... [come sopra] Onde per ~a di lui maggiore validita supplica umilmente le EE.VV. RR.me che vogliano degnarsi di benignamente confermarlo coll'aposto– lica autorita. E della Grazia, etc... Ex audientia SS.mi ab infrascripto Secretario S. Congr. Episcopo– rum, et Regularium sub die 7 7bris 1781: Sanctitas Sua attenta rela– tione P. Procuratoris Generalis, ac attentis particularibus circumstan– tiis benigne annuit pro convenfa tantum Parmensi, in quo Orator habet suum domicilitim. Romae... F.D. Card.lis De Zelada 45. Lettera confidenziale del Twrchi all'abate benedettino Andrea Mazza. Colorno, 25 giugno 1782. Autografo. PBP, Epist. framm. 164. Amico carissimo Mi avrebbe recato moltissimo rincrescimento che foste venuto ieri a Colorno; perché, essendone io lontano, non avrei avuto il piacere di abbracciarvi e servirvi. Non e gia per questo ch'io ne sappia grado a quell'insolente alterazione di petto, che vi ha trattenuto in Parma. La carico anzi de' piu fulminanti anatemi: benché mi lusinghi, che, a quest'ora, prevenendo i miei esorcismi, v'avra lasciato in ottimo stato di salute e pieno di santo vigore per chiamare a rassegna, e consolare le nobili agnelle di vostra greggia. Relativamente all'affare di Fontevivo, come io ignoro perfettamen– te la natura, l'oggetto preciso, ed il giusto valore delle deposizioni che avete accumulate, cosi non posso dirvene nulla, e mi riservo a parlarne quando avro il bene d'intenderle da voi medesimo. Di questo siate sicuro, che per quanto da me dipende, la causa non avra mai altr'ar– bitro che voi solo: ed il povero figlio di Pietro Bernardone non entrera giammai in contenzioso arringo col nobil germe della famiglia Anicia,

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