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442 ADEODATO TURCHI obbligatissimo. Intanto godo della occasione per darmele a conoscere, protestandomi col piu sincero, e vivo sentimento dell'animo Di V.P.Rev.ma Milano, Collegio Imperiale de' Nobili, 7 luglio 1781. Umil.mo dev.mo obb.mo serv.e Giovenale Sacchi barnabita. P.S. Scusi se mi valgo d'altra mano, il che sano obbligato a fare per non esserle molesto 22 • 37. Giovenale Sacchi manda al Turchi le sue 'J)'Y'oduzioni letterarie in cambio d'una copia della predetta orazione. Milano, 20 agosto 1781. Originale. MBE, Autografoteca Campori. Rev.mo P.re Sig.r Pron. Col.mo Per significare a V.P.Rev.ma nel miglior modo che io posso, con quanta c.ompiacenza ho io ricevuto il prezioso suo dono, e l'umanissima lettera che l'accompagnava, invio alla Stessa una· memoria di me in questi piccoli libri, qualunque siasi il loro pregio. II soggetto e tale, che quando bene valessero ale.una cosa nel proprio genere, non pero forse potranno invitare il suo sguardo. lo nondimeno saro pago, solo ch'Ella non mi condanni del tempo e della diligenza, che in quello ho pasto, siccome hanno fatto molti, cioe tutti quelli, che eccedono in se– verita, ovvero, che unicamente considerano la Musica per quello, che e, non mai per quello che puo essere; nel qual numero io son certo, che V.P.Rev.ma non trovasi. Ho anche aggiunto alle speculazioni mu– sicali il mio Compendio delle Regale Rettoriche, acciocché niente man– casse del mio.. Veramente questo e troppo picciola cosa. Tuttavolta, se un giorno verra, che a Lei piacesse trascorrerlo, vedra quanto noi sia– mo conformi nel giudizio della perfezione di quest'arte difficilissima, comecché nell'arte istessa siamo di molto ineguali, perché io non ho il vigore di fantasía, che e necessario per eseguire quello, che agli altri insegno. Gradisca, la supplico, questa dimostrazione del mio animo riveren– te, e pieno di affezione, e mi, consideri, quale mi pregio di essere, e mi protesto Di V.P.Rev.ma 38. Umil.mo div.mo obbl.m 0 serv.e Giovena'le Sacchi barnabita. Ciwwno Celleri, incari.cato del governo di Parma presso la S. Sede, espone al Turehi l'impressione che la wedetta orazione funebre ha /atto su Pio VI. Roma, 11 luglio 1781. Autografo. MBE, Mss. · Campori, 12. R.mo P. ed amico stimatissimo Prima di venire a rispondere al venerato foglio di V.P.R.ma debbo assicurarla, che Sua Santita ha letto la sua orazione funebre e mi disse 22 La prima parte di questa lettera (da una minuta conservata nell'archivio di S. Carlo de' Catinari in Roma) e gia stata edita da O. PREMOLI, Giovenale Sacchi. Men¡,orie e lettere inedite, in Arch. Stor. Lombardo 48(1921) 612.
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