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6 LA GIOVINEZZA (1724-1759) A Parma l'aspettazione di una nuova vita, i rícordi farne– siani, l'amore di novita, fecero invece salutare con entusiasmo non interamente convenzionale l'avvento del nuovo principe, che il 9 marzo 1749 cambiava la ricchissima reggia di Versailles, ove aveva passata la giovinezza, con. i modesti e spogli palazzi du– cali della nuova capitale, raggiunto ben presto dalla giovane spo– sa, Luisa Elisabetta, figlia di Luigi XV di Francia 14 • I nuovi sovrani trovarono il ducato occupato dalle milizie spagnole. Madrid aveva pure provvisto a mandare un governa– tore, né sarebbe stato facile fare una politica indipendente. Del resto, don Filippo, nato a Madrid nel 17'.20, di carattere dolce e generoso, amante della caccia e delle arti, non era né intellettual– mente audace, né politicamente energico da poter meditare seria– mente una rivincita sulla Spagna 15 • La duchessa Luisa Elisabet– ta, alla quale il card. de Bernis aveva riconosciuto le attitudini di un buon ministro degli esteri, era afflitta dall'umiliante sorte politica toccatagli in Parma 16 • Quando il 1 luglio 1749 Luigi XV per meglio preparare l'invadenza francese nella direzione politi– ca parmigiana, inviava nella nuová capitale borbonica il Du Til– lot, ella vide subito un punto d'appoggio offertogli dal padre per scuotere il giogo madrileno. Ma la Spagna, pronta a prevenire ogni atto d'indocilita stringendo il freno delle finanze, fini con a:ver ragione anche sullo sdegno di quella donna imperiosa, che intendeva essere « plus heureuse et mieux mariée » 11 • La riscossa del partito francese lungamente preparata dalla duchessa e da Luigi XV, non avverra che nel 1759, dieci anni do– po, quando il Du Tillot, da ministro delle ·finanze a cui era stato elevato nel 1755, verra assunto a segretario di stato e in pochi anni portera Parma ad essere una delle citta piu dotte d'Europa 18 • 2. CONDIZIONI CIVILI E RELIGIOSE. Nonostante la situazione politica fluida e inquieta, la societa parmigiana nella prima meta del Settecento non presenta colorí 14 BENASSI, Guglielmo Du Tillot 1, 76-76. 15 H. Sage (cf. Dom Philippe de Bourbon lnfant des Espa,gnes d?.!,C de Parme, Plaisance et Guastalla et Louise Elisabeth fille ainée de Louis X,V, Paris 1904) e C. Stryienski (cf. Le gendre de Louis XV, Don Philipp,e lnfant d'Espagne et duc de Parme, Paris 1904) concordano nel presentarci un ritratto non favorevole delle qualita morali di don Filippo e il ritratto corrisponde in modo impressionante con quello che M, $chipa (cf. ll regno di Napoli, cit.) ha tracciato del fratello maggiore, Cario re di Napoli. Solo dopo la morte si venne a conoscenza delle somme conside– revoli che il duca distribuiva segretamente ai poveri. Cf. anche Orazione fu.nebre di don Filippo, recitata dal Turchi, in Op. compl. IV, 139-140. 16 H. SAGE, op. cit., 27. 17 C. STRYIENSKI, op. cit., 316. 18 Cf. C. BOTTA, Storia d'Itali,o, continuata da quella del Guicciardini sino al 1789 VIII, Torino 1871, 173; Idem, Storia d'Itali,o, dal 1789 al 1814 I, Torino s.a., 22.

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