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430 ADEODATO TURCHI ficile ch'io vi ésprima la vera gioia, che ne ho provato in leggendola. La vostra amicizia mi e cara, ed e il piu bel dono, di cui possiate ono-– rarmi. Contate sulla mia riconoscenza, che per quanto possa essere li– mitata nei suoi effetti, non conosce confini nei suoi desiderii. Amico, voi siete in porto: - vivite felices, quibus est fortuna pe– racta iam sua -. Noi salutiamo da lungi una terra, che fugge, ed in cui forse non arriveremo a metter mai piede. I vostri nemici non han fatto male che a sé, rendendo il vostro nome anche •pfü onorato, e glorioso su la bocea degli uomini illuminati, e virtuosi. Le distinzioni, che ricevete in Patria ne sono una prova, e le riceverete in ogni luogor dove non regni la gotica depravazione. Ma lasciam tutto questo, e tocchiamo una piaga, che e ancora aper– ta, e da sangue. II povero Felino 5 e morto. Qual colpo improvviso ! Qua– le amara separazione·! Egli si e confessato: aveva fondo di religione. Lo spero salvo, e prego pace alla sua anima. I suoi nemici hanno in bocea i giudizi di Dio; ma non li ricordano, che per farne un abuso temerario e solenne. lo non credo possa farsi ingiuria maggiore alla. divinita, di quello sia il decidere dello stato di un'anima nell'altra vi-,– ta. La sola superstizione puo giungere a tanto, senza conoscere il suo delitto. Di me altro non posso dirvi, se non se ch'io godo d'una perfettis-– sima sanita, che .vivo, a norma del mio costume, solitario, ed isolato, aspettando ogni giorno la cessazione delle mie inutili, e penose fatiche. Si dice che parlo troppo chiaro. Si vorrebbe ch'io battessi la campa– gna, senza toccar certe corde, che fanno un suono molesto. Ma se io– cercassi di piacere agli uomini, sarei indegno d'esser ministro di Ge– su Cristo. Sono invincibile nelle mie massime, e per renderle inoperose non conosco altro mezzo, che quello d'intimarmi i1 silenzio. Cio accaden– do, potrei risolvermi a scrivervi per venire ad abbracciarvi una volta.. 11 buon Clerici vi saluta. L'abbate Cerati, éhe fa una penitenza da reprobo, ha ricevuto il libro. La vostra carta e bruciata; fate b stesso della mia. Continuatemi le vostre nuove, amatemi come vi amor e credetemi costantemente T.V. 0 V. A. Al Rev.m 0 Pre Pron CoJ.mo il Pre Paolo Paciaudi • ex-procuratore Generale de PP. Teatini - Torino 19. Il ministro Giuseppe Sacco partecipa al Turchi la nomina di pre– cettore aUa corte di Parma. Parma, 16 aprile 1776. Originale. MBE, Mss. Campori, 12. Premurosa S.A.R. di eleggere un abile soggetto, che istruisca i Reali Principi suoi amatissimi Figli nelle massime della Religione, e, Pieta Cristiana, ha posto lo sguardo sulla Persona di V.P.M.'º R.dª , nella quale conoscendo concorrere i requisiti a cio necessarii, e per la. religiosa probita, di cui Ella e fornita, e per la di lei prudenza, dottrina ed erudizione, si e degnata la prefata A.R., anche in considerazione de' lunghi servigi da lei prestati nel sagro Ministero di suo Predicato- • Guglielmo Du Tillot, marchese di Felino.
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