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428 ADEODATO TURCHI 16. Il Turchi supplica il procuratore general.e dei Cap'J)UCcini, P. Erardo da Radkersburg, a ottenergli da Clemente XIV la conferma di alcuni privilegi. Parma, 1770. Minuta autografa. MBE, Mss. Campori, 12. Suppongo esser noto alla P.V. Rev.ma che fin dall'anno 1768, io fui nominato con R. Decreto predicatore ordinario, ·e perpetuo di que-_ sta R. Corte di· Parma coll'obbligo di predicare alla presenza de' Prin– cipi tutte le quaresime due volte la settimana, tutte le domeniche de– gli avventi, ed anche qualche volta fra l'anno, quando piace alla pieta de' RR. Sovrani di comandarmelo. Tale carica m'impegna a dover com– porre ogni anno fino a 25 discorsi, e sempre nuovi, ai quali, se .aggiun– gansi alcune operette, che ho per le mani contro i moderni spiriti for– ti, che intendo confutare colle stesse lor armi, Ella ben vede come tali occupazioni siano capaci di assorbirmi tutto l'anno. Mi trovo dunque in necessita di ricorrere alla P.V. Rev.ma perché voglia degnarsi di ot– tenermi dal Regnante Sommo Pontefice un Breve, nel quale mi si ac– cordino le seguenti grazie: l. Terminato l'attuale mio Provincialato, che va a scadere nel– l'anno 1771, ch'io non possa piu essere obbligato a concorrere a nessuna carica della Religione. 2. L'esenzione dal coro, e da quell'altre domestiche osservanze, che si trovassero incompatibili colle mie occupazioni. 3. Un compagno laico a mia elezione. 4. Poter servirmi di comodo in occasione di seguire la R. Corte:. ed altre premurose circostanze. 5. Poter profittare di quelle carita, che ricevero dal Sovrano in mercede di mie fatiche, con quelle cautele, che sono inseparabili dallo stato di Cappuccino. Per ottenere tali grazie non ho voluto servirmi d'altro mezzo che di quello della P.V. Rev.ma amando di dipendere in tutto, e per tutto da' soli miei Superiori, avvertendola che durante H mio Provincialato continuero le mie visite a piedi, come feci anche l'anno scorso. Le mie domande mi paiono giuste, e troppo necessarie alle mie circostanze. Se poi alla spedizione di detto Breve occorrera qualche spesa tutto sa– ra soddisfatto. La mia persona non e ignota al Santo Padre, che mí ha onorato altre volte con tratti singolarissimi di Sua Benignita, e dalla cui Paterna Clemenza posso promettermi un favorevol Rescritto. 17. Il Turcki si rivolge a mons. Tomma¡So Azpuru, arcivescovo di Va– lencia e 'ambasciatore spagnolo a Roma, per ottenere la conferma dei pri"vilegi di cui nel doc. 16, e aitri nuovi. Parma, 12 aprile 1771. Auto– grafo. Madrid, Archivo de la Embajada cerca de la S. Sede, Corresp. extraoficial, 432. Eccellenza Rev.ma Le testimonianze di somma bonta, colle quali mi ha onorato altre volte l'E.V. Rev.ma mi eccitano a supplicarla presentemente di sua valida mediazione in un affare, che riguarda direttamente la mia persona.

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