BCCCAP00000000000000000001361

II IL PENSIERO RELIGIOSO: IDEE E ATTEGGIAMENTI GENERAL! Nel capitolo precedente abbiamo tr.atteggiato le linee salien– ti dell'oratoria pre-episcopale del Turchi considerandola dal pun– to di vista della sua struttura esterna. Ora dobbiamo avvicinare direttamente il pensiero, quale viene fuori dall'esame di questi stessi scritti editi e inediti. Compito certamente non facile, se si pensa alla natura tutt'altro che oggettiva e scientifica delle opere di oratoria, nelle quali le opinioni personali dell' oratore e necessario metterle insieme faticosamente da luoghi dispara– ti, spesso lontani tra loro anche cronologicamente; sicuri che se un passo offre qualcosa di sospetto, si puo contare che altrove, in altra pagina e in altra occasione, e detto il contrario. A scanso d'equivoci, crediamo percio opportuno premettere che noi non c'interesseremo che degli aspetti veramente caratte– ristici dell'eloquenza pre-episcopale del Turchi e che rivelano le sue tendenze personali1 ; solo queste ultime del resto possono metterci in contatto diretto con le segrete aspirazioni dell'indivi– duo. E nel nostro caso, l'abbondanza del materiale elaborato dal nostro oratore con tanta franchezza e in un periodo di maturita intellettuale e artística, particolarmente nelle Prediche a corte, ci permette di arrivare a stabilire con sicurezza alcune conclu– sioni fondamentali e definitive. Tanto piu che l'attento esame delle fonti ci ha permesso di scoprire anche le polle recondite del suo pensiero. l. GIANSENISMO E AGOSTINISMO. Cominciamo anzitutto col costatare che l'atteggiamento del– l'oratore di fronte al giansenismo della generazione di Port-Royal non e un atteggiamento benevolo. Egli detesta la noncuranza, la fu– ga e l'inimicizia del mondo e dell'uomo predicata da Giansenio 2 • Co– me se l'uomo avesse ricevuto da Dio una rivelazione solo « per passare la vita in commerci chimerici con la divinita, fin a di- 1 Senza preoccuparci eccessivamente di dare un quadro colorito e completo del contenuto della sua predicazione stessa. Quest'ultimo ofl.'rirebbe senza dubbio un panorama interessante su! secolo XVIII, ma presenterebbe pure non pochi aspetti in comune con gli oratori di ogni tempo. Tra i tentativi di simili esami per gli oratori del Settecento, cf. G. CANTINI, Il P. Pier Maria da Pederobba, detto il « Pie– trarossa », celeberrimo predicatore del Settecento, in Studi Franc. s.III 10(1938) 326. 355; MET0DIO DA NEMBR0, Gaetano Migliorini da Bergamo, 165-185. 2 Cf. J. LAP0RT, La doctrine de Port-Royal. La morale, Paris 1951, 106-124.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz