BCCCAP00000000000000000001361

STILE 177 Piu importante e la classe che abbiamo chiamato dei di– scorsi apolegitico-morali 10 ª. Tuttavia anche di questi accenneremo ,solo alcuni assunti tra i piu notevoli: Senza religione non puo darsi vera filosofia; Come il solo vangelo puo formare i veri filosofi; La religione cristiana nei popoli e la pi u grande difesa del trono; La religione cristiana quanto sia utile al pubblico bene; La religione cristiana quanto sia utile al bene particolare dell'uomo; La morale e il grande oggetto della re– ligione; Mezzi che debbono adoperarsi dai grandi per mantenere florida nei loro stati la religione; La scienza e necessaria ai grandi; Interessa lo stato che i popoli non siano ignoranti; Per essere cri– stiano e salvarsi non basta credere in G.C., ma bisogna osservare i suoi precetti; Spiriti forti: si mostra la loro debolezza per le passioni del loro cuore; Spiriti forti: loro debolezza dedotta dalla loro ignoranza; Spiriti forti: deboli nella lusinga della lor persua– sione; Spiriti forti: maniere con cui i grandi debbono combatterli. 6. STILE. Dopo quest' accenno al contenuto delle Prediche a corte, e necessario aggiungere una parola sullo stile oratorio. Esula pe– ro dal nostro intento uno studio letterario accurato e profondo. Come pure non intendiamo rievocare qui cio che la critica ha detto e scritto in merito a questo importante complesso di predi– •Che1º1. Tuttavia, giova notare che le altalene dei critici .ottocente– schi sul valore letterario dell'opera del Turchi, sono comprensi– bilissime alla luce delle accese discussioni che fervevano allora .attorno alle idee e alla vita del cappuccino, con le quali veniva– no ad intrecciarsi capricciosamente i contrasti linguistici tra puristi e romantici 108 • Nel nostro secolo, poi, solo. il Santini lascia il silenzio profondo, sta ognuno attento ad udire: ma quanti non sono attenti che :a contemplare la dipintura del vizio, e poi mettere al pie del quadro il nome di qualche vizioso? » (Op. compl. VIII, 30: Modo per trarre profitto da.lle prediche). L'oratore non ignorava che: « Finché si combattono i costumi del secolo, 1' u o m o -e u r i o s o s i f o r m a d e 11 a p r e d i e a u n o s p e t t a e o I o , ed ama al– meno di sentir censurare cio che non vuole correggere » ( Op. compl. XV, 154: Pa1·adiso de' grand{). Tuttavia, preferl insistere per rendere migliore la gente col ,combattere i vizi del suo secolo, che col magnificare le virtu di altre generazioni. Cf. M. LEONI, Biografia di A. Turchi, in Prose, Parma 1843, 424. 106 II Turchi e stato per questo additato quale modello di predicatore nell'uso dell'apologetica indiretta (cf. G. LuccA, L'eloquenza sacra, Roma 1912, 264) quale instauratore di un movimento di un'originale ricerca per provare le verita cristiane, radicalmente assalite dagli enciclopedisti. Cf. F. ZANOTTO, L'arte della sacra elo– quenza, Modena 1908, 63-64; A. BONARDI, La eloquenza sacra, 219; P. SAVIO, Devo– .zione, 131-179. 107 Per la prima meta del sec. XIX si puo averne un'idea da Pezzana (Me– morie VIII, 287-290); ma !'elenco non e completo neppure fino al 1833, data di edi– ·zione dell'opera, 108 Gia il Lombardi (Storia della lett. ital. nel sea. XVIII, IV, 57) notava che il lettore, il quale legge interamente, cio che Camilla Ugoni (cf. Della lett, ital. ~64-181; lconografia ital. degli iwmini celebri I, I-VIII) ha scritto su! Turchi, vi ·12... Adeodato Turchi

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz