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154 LE OPERE Maggiore e forse la fama del francescano Pier Maria da Pederobba (m. 1785), chiamato da Benedetto XIV « l'oratore de– gli oratori » 1 ~. Ma una nota polemica piu ardita si scorge certa– mente nella predicazione di Emanuele Lucchesi (m. 1766) di Lucca, del carmelitano scalzo Pier Luigi Grossi (m. 1812) di Bre– scia e del domenicano Antonino Valsecchi (m. 1791) di Verona. E anche la predicazione della seconda meta del secolo e dominata dalla figura di un santo: .Alfonso Maria de' Liguori (m. 1787) 16 • Tuttavia la figura piu rappresentativa, che riassume cio che di meglio seppe darci !'oratoria sacra del secolo dei lumi in Ita– lia e il nostro Adeodato Turchi, con la sua prosa semplice, di– retta, limpida, ricca di spirito del secolo e di esperienza 11 • 2. ÜPERE DEL TURCHI AVANTI L'EPISCOPATO. Del nostro cappuccino 18 conosciamo gia non solo la prepa– razione remota, ma anche la sequenza dei successi che dagli an– gusti confini dei ducáti di Parma e Modena lo portarono ai pul– piti delle piu importanti e popolose citta d'Italia, al senato di Lucca, alle corti di Napoli e di !,>arma e piu tardi allá cattedra episcopale della sua stessa citta natale. 15 Predico a ben cinque corti italiane: Torino, Milano, Parma, Firenze, Na– poli, ma non lascio che dieci prediche, composte appositamente per recitarle alle corti e in altre circostanze. La distanza tra questo ciclo oratorio e le Prediche a corte del Turchi e troppo grande perché si possa tentare un confronto. Cf. G. CAN– TINI, Il P. Pier. Maria da, Pederobba, O.F.M., detto il « Pietrarossa >, celeberrimo pre– dicatore del Settecento, in Studi franc. s.111 10(1938) 240-248. 16 E. SANTINI, op. cit., 185-186. 193-196. 17 11 parere degli autori e concorde. Cf. E. SANTINI, op. cit., 197; l'EzZANA, Memorie VII, 285; F. ZANOTTO, Storia della predicazione, 403; T. CONCARI, Il Sette– cento, 390-391. - Ma prima ancora di questi autori, il Maury aveva scritto: « La fama del Turchi :fra i sacri oratori italiani sembra la piu grande dopo quella del Segneri. 11 talento suo proprio, il genere speciale di eloquenza a cui si appiglio e che :fra tutti il distingue, le particolari circostanze della persona e de' tempi, tutto concorse a procacciargliela e crediamo che anche la critica vorra in buona parte a lui mantenerla>. Cf. G.S. MAURY, Caratteri dei piu celebri oratori sacri 111, 73. E il Lambruschini: « .•. I due sommi oratori sacri d'Italia Paolo Segneri e Adeo– dato Turchi ». Cf. Discorso intorno wi bisogni presentí delT:eloquenza sacra, italiana, Milano 1833, 14. Cf. anche G. AUDISIO, Lezioni di s. eloquenza 11, passim; ÜTTAVIANO DA SAYONA, Lezioni di sacra eloquenza I, 450. 18 Oltre il Turchi e il gia citato Bernardo Giacco (Francesco Casini benché morto nel 1719 e da considerarsi oratore del Seicento), nell'abbondante predicazione del Settecento italiano si distinsero non pochi altri cappuccini, tra i quali: Bona– ventura Barberini da Ferrara (m.1743), Serafino da Vicenza (m.1745), Angelo Serra da Cesena (m.1745), Romualdo Mirra da Parma (m.1749), Michelangelo Franceschi da Reggio Emilia (m.1766), Filippo da Novara (m.1781), Barnaba da Caprile (m.1799). Cf. A. ZAWART, The History of Franciscan Preaching, 516-528; MELCHIOK A POBLADURA, Historia generaliB 11/2, 42-45. 80-81. 96-100; 111, 427-429. 455-457. 460 e passim.
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