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I LE OPERE l. L'ELOQUENZA SACRA IN ITALIA NEL '700. L'eloquenza sacra italiana del Settecento, studiata assai su– perficialmente e solo in quanto fa parte della storia letteraria nazionale, e stata oggetto di frequenti condanne senza appello non sempre giustificate 1 • E cio vale non solo per autori di ma– nuali che in genere riecheggiano valutazioni comuni e non sem– pre sufficientemente controllate, ma la costatazione coinvolge an– che studi ampi e quotati, che trattano delle tendenze intellettua- 1i, letterarie e sentimentali del secolo, i quali tutti risentono della deficienza di serie ricerche scientifiche, che sole danno la possi– bilita di arrivare a valutazioni piu egue e fondate 2 • Pur senza presumere di tirare conclusioni che valgano per tutta !'oratoria del secolo e neppure di dare un quadro esaurien– te (specie per cio che riguarda il valore strettamente letterario) sulla predicazione stessa del Turchi, in queste pagine veniamo tuttavia a mostrare il valore pratico delle ricerche archivistiche e, conseguentemente, del documento storico, per un esame cri– tico e approfondito anche in questo campo, trattato troppo fre– .quentemente dai cultori di storia letteraria coi presupposti e con gli esclusivismi professionali. Ovviamente (il nostro compito e del resto ben concreto), se non possiamo dilungarci qui nei dettagli sulle caratteristiche 1 C:f. G. NATALI, Il Settecento II, 1133-1134. Ecco, p.e., uno dei tanti giudizi ·sommari: « Chi avesse in pregio l'eloquenza del Tornielli, del Granelli, del Venini, .del Trento, del Pellegrini, del Turchi... e d'altri simili, mostrerebbe di non sapere in che proprio il vero pregio della eloquenza consiste: non che in essi non sía da -ammirare alcuna parte d'ingegno, ma le loro orazioni sono torrenti di cattivo gu– sto... ». F. RANALLI, Degli ammaestramenti di letteratura, Firenze 1854, 260. Giudizío ~ltrettanto severo di quello del Carducci, il quale giudicava gli oratori sacri del sec. XVIII « tutti falsi retori », che « nella sudata debolezza dell'enfasi affannosa .accusano l'etisia della fede e il sormontar vittorioso del diavolo filosofismo che Ji tiene al cappuccio ». Cf. G. CARDUCCI, Del Risorgimento Italiano: Opere XVIII, Bo– logna 1937, 12. 2 METODIO DA NEMBRO, Note sulla sacra predicazione in [t.alia nel Settecento, in L'ltal.Franc. 33(1958) 117-118, e dello stesso autore anche: Sentim.ento religioso nel– .l/Italia del '700, ivi 32(1957) 33-35; stesse cose ripetute anche nello studio su Gae– tano Migliorini da Bergamo nel Settecento religioso italiano, 3-6. 113-116.
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