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VECCHIE E NUOVE AMICIZIE 135 1v1 fatte abbia talora accordato eccessivamente terreno agli atei, se i suoi nemici poterono poi farne un capo d'accusa, arrivando perfino a tacciarlo d'ateismo 63 • I rapporti con il camaldolese Isidoro Bianchi, nato nel 1733 ce morto nel 1807 a Cremona, ove teneva una cattedra di filosofia istituita appositamente per lui dal Firmian 64 , appaiono invece av– -viati solo nel 1779. Benché rapido escarno e in gran parte riguar– dante scambi di libri e raccomandazioni di persone, il carteggio del ·Turchi con questo inquieto monaco, rivela tuttavia una intimita non comune 65 • Questo mazzo delle piu significative amicizie del Turchi che abbraccia i nomi del Paciaudi, Bodoni, Cerati, Afio, Lodovico Antonio Loschi, Firmian, Isidoro Bianchi, per non richiamare che i piu importanti, dimostra comunque che i collaboratori di don Ferdinando non erano tutti di idee strettamente conformistiche -e conservatrici. E nel tempo stesso documenta che non e avvenuto calcun mutamento sostanziale negli atteggiamenti mentali del cap– ,puccino in confronto agli anni 1759-1771ªª. Del resto questi non si mostro mai disposto a camminare a -capo chino sulla via di Damasco e a rinnegare completamente la propria mentalita. Con cio non si nega pero che la caduta del Du Tillot abbia portato in lui delle mutazioni e dei ripiegamenti. ,Questi ci sono ,ed hanno anche una importanza considerevole. Do– po il 1771 il cappuccino appare, infatti, piu posato e piu temperato . nel linguaggio 67 e soprattutto fermamente risoluto a non imbaraz– :zarsi in affari di corte che non riguardassero direttamente la sua sfera d'azione 68 • I lunghi ritiri nel convento di Fontevivo lo 63 PEZZANA, Memorie VII, 261-262. Vedi anche lettera del Turchi al Paciaudi: ,Colorno, 28 luglio 1781 (PBP, Cart.Paciaudi, 93) in cui il cappuccino si lamenta di -Onorato Caetani incontrato presso il Firmian, e le sballate notizie riferite da I. ,STANGA, Donne e uomini del Settecento Parmense, Cremona 1946, 417-418. 64 Di vita avventurosa e noto per le aspre polemiche e l'indipendenza di pen– siero, il Bianchi in una visita fatta al Rousseau a Parigi, merito di sentirsi dire: « Voi siete l'unico frate che confutando le mie opere non mi abbia villanamente . strapazzato ! ». PERGOLI, Condillac in Italia, Faenza 1903, 33-34: 65 Carteggio Turchi-Bianchi, Milano, Bibl.Ambrosiana, ms. T.136 (18 ]etterc ,•del Turchi al Bianchi; 1779 dic. -1792 giugno); cf. anche V. LANCETTI, Biografia Cremonese II, 324; S. Trco·zzr, l secoli della lett. ital. II, 651. 66 Nei carteggi del Turchi fanno comparsa altri nostalgici del passato: tra ,questi Aurelio Bernieri Terrarossa, Pier Maria Schiaffinati, l'ab. Antonio Severino Ferloni (su quest'ultimo in particolare, cf. E. CoDIGNOLA, Cart. giansenisti liguri, III, 286), il « buon Clerici », gia segretario del Du Tillot, il marchese Demofi!o Paveri, genero della famosa Anna Malaspina ed altri. II Paveri, relegato da don Ferdinando nel suo feudo di Caramello sui monti piacentini, ancora ne] 1795, rivolgeva al Turchi un accorato appello in favore del figlio detenuto nel castello di Compiano, per ·un'offesa recata al cav. Ferdinando Taccoli, gia acerrimo avversario del Du Tillot. °Cf. Paveri al Turchi: Caramello 27 e 30 sett., 15 ott. 1795. MBE, Mss.Campori, 12. 67 L'accomodamento piu evidente, ma momentaneo, si nota ne! Panegírico di ,S. Ferdinando recitato alla corte nel 1772, come spiegheremo piu avanti. 68 Dopo il 1771 troviamo, infatti, con insistenza nelle lettere del Turchi il ritornello del suo « invincibile adottato sistema » di non mescolarsi in affari di non rigorosa pertinenza, di non volere « uscire una sola linea da quella sfera che lo oeircoscrive ». Turchi al Paciaudi, 13 maggio 1776, 30 sett. 1777. PBP, Cart.Paciaudi, ~3. Al Bianchi che lo aveva trascinato in una faccenda estranea scrive seccato:

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