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VECCHlE E NUOVE AMICIZIE 131 la tipografia e la corte. Le superbe edizioni bodoniane passava– no, infatti, dalle mani del tipografo a quelle del cappuccino per arrivare al duca di Parma, al conte di Firmian o ad altri per– sonaggi di riguardo. E per la stessa vía, naturalmente, arrivava– no al tipografo le voci dei sovrani3 8 • L'intimita spirituale dei due amici era evidentemente riser– vata ai frequenti colloqui3 9 • La difesa che il Bodoni nel 1788 pren– dera del Turchi, allorché i gesuitofili cercheranno di farlo pas– sare come un giansenista fracido e un avanzo dei tempi del Du Tillot e del Paciaudi, mostra pero chiaramente la natura della stima che il tipografo nutriva per il cappuccino 40 • Nello stesso anno questi, abbracciando con affetto il tipografo incontrato a Roma nella Biblioteca Vaticana in mezzo a un circolo di dotti, lo dissuadera dall'abbandonare Parma per passare al servizio del– la Spagna 41 • Una tale amicizia tra il Turchi e il Bodoni si man– terra intatta fino alla morte. Il Passerini narra, infatti, !'ultimo commovente incontro tra i due vecchi amici, avvenuto qualche tempo innanzi il trapasso del Turchi 42 • Importante e significativa come quella del Paciaudi e del Bo- 38 Turchi al Bodoni: Colorno, 6 agosto, 30 nov. 1776, 30 agosto 1788; Bo.doni al Turchi: Parma, 28 nov. 1786. PBP, Cart.Bodoni. Vedi anche il carteggio del Tur– chi con il cante Tiberio Roberti di Bassano, nipote del noto oratore G.B. Roberti, in Bibl.Civica di Bassano, /!]pist.Remondini e Trivellini. Anche il cappuccino benefi– ciava delle « superbe edizioni » bodoniane, che a suo dire non potevano essere né piu nitide, né piu eleganti. Una sola edizione sfuggita, quella di Dafni e Cloe del Longo, fu un b o e e o ne amar is si m o per il P. Adeodato, che avrebbe pre– ferito per sua quiete non averla mai vista! Turchi. al Bodoni: Colorno, 29 giugno 1786. PBP, Cart.Bodoni. 39 Frequentissimi sano, infatti, i colloqui e g!i appuntamenti tra il cappuc– cino e i1 tipografo, scrivendo al quale il Turchi ogni volta usa un superlativo nuovo: « valorosissimo », « ornatissimo », « carissimo », « stimatissimo »... Sorprendente e pure l'intimita che corre tra il Turchi e la signara del Bodoni, Paola Margherita Dal- 1' Aglio. Cf. lettere della medesima al Turchi, s.d. (minute), in PBP, Cart.Bodoni. 40 Bodoni a G. Lucatelli: Parma, 27 giugno 1788 in G. BENADDUCI, XX Let– tere di G.B. Bodoni a G. Lucatelli, 27. 41 [P. PASSERINI], Memorie aneddote, 41-52; P. TREVISANI, Bodoni: epoca, vita, arte, Milano 1940, iOO. 42 [P. PASSERINI], Memorie per servire aUa vita, 94-95; P. TREVISANI, op.cit., 113. Per le edizioni delle opere del Turchi curate da! Bodoní, non esiste ancora un catalogo completo. Vedi, tuttavia, G. DE LAMA, Vita del eavaliere Giambattista Bodoni 11, 17-18.22.85; PEZZANA, Memorie VII, 294.297-300; H.C. BROOKS/ Compen– diosa bibliografia, di edizioni bodoniane, nn.183.396.413-415.432-433.497-498.582.761. 882bis.1348.1414. Anche se piu ricca delle precedenti, la collezione del Brooks non e esauriente; l'autore, infatti, a p.249, in una Nota su le edizioni delle opere dí A. Turchi, confessa: « Ogni anno da] 1788 al 1801 credo che si possono aggiung,ere 4 o 5 opuscoli ( omelie, lettere pastorali) del Turchi, stampati in 4 e in 8. Le edizioni in 4 furono poi ristampate... ». Ne] 1935 Hans Bohatta (cf. Zur Bodoni-Bibliogra,phie, in Gutenberg Jahrbuch, 10[1935], 280-282) descriveva 29 piccole edizioni bodoniane del Turchi, esistenti neila Fürstlich Liechtensteinische Bibliothek di Vienna e non elencate in Brooks. Neppure Felice da Mareta (cf. Biblioteca, 6-112) ci da un catalogo completo. Secando le nostre ricerche detti opuscoli bodoniani salirebbero a oltre 125 edizioni. Non a torta, percio, i1 tipografo Grossi de L'Aquila ne! 1800 scriveva: « Nati quasi gemelli e l'omelista singolare e !'originale tipografo, sono stati degni del pari di destare una virtuosa emulazione: e se i1 primo ha ravvi– vato fra gli Italiani i1 sapore deile omelie, l'altro ne ha migliürate le stampe ~. in Prefazione alle Orazioni, omelie, pastora,li, editti e indulti del Turchi, L'Aquila 1800.