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RESTAURAZIONE E RIFORMISMO 125 Il 24 ottobre 1772 il ministro Llano doveva gia dimettersi per l'impossibilita di un accordo con il giovane sovrano. L'evento eb– be l'immediata conseguenza del ritiro dei rappresentanti e della sospensione delle pensioni da parte della Spagna e della Francia. Noncurante delle diffi.colta diplomatiche e finanziarie, don Ferdi– nando sostitul lo spagnolo con il conte parmigiano Giuseppe Pom– peo Sacco. Le irate potenze protettrici minacciarono allora lo smembramento de.l ducato tra l'Austria e la Sardegna. Nondime– no la nascita del principe ereditario, Lodovico, avvenuta il 5 lu– glio 1773 e la soppressione della Compagnia di Gesu, seguita il 21 luglio, valsero al duca di Parma il perdono e il Llano ritorno all'incarico ministeriale per altri tre mesi, finiti i quali pero chie– deva ed otteneva dalla Spagna il permesso di ritirarsi definiti– vamente9. Lo spagnolo fu l'ultimo ministro straniero a Parma duran– te la prima dominazione borbonica. Divenuto un príncipe italia– no, il discendente di Filippo V e di Luigi XV non volle piu che ministri nazionali: Pompeo Sacco (1774-1781), Prospero Manara (1781-1787), Troilo Venturi (1787), Cesare Ventura (1787-1800), Francesco Schizzati (1800-1802)1°. Solo con l'allontanamento definitivo del Llano ebbe inizio una serie di misure che dovevano portare gradatamente ad una piena riconciliazione del ducato con la Santa Sede. Il ministro Sacco, uomo del resto assai pio, non ebbe pero in questa pacificazione molta autorita. Il consigliere principale di Ferdinando ·dall'inizio del 1773 alla meta del 1775 fu invece il domenicano Vincenzo Domenico Ferrari, gia allontanato da corte dal Chauvelin, e amnistiato nel 1772. E' questo il periodo che il Paciaudi chiamava con ironía il regno del padre teo- 1o g o 1 1. Fu infatti sotto l'ispirazione del Ferrari che il duca scrisse a Clemente XIV la famosa lettera del 6 novembre 1773, nella quale esprimeva il suo dolore di aver dovuto rompere con la chiesa e lo informava che avrebbe scritto a Parigi, a Madrid e a Napoli per richiedere che venissero cancellati tutti i ricordi del conflitto tra Parma e la Santa Sede e restituiti i territori conquistati per rappresaglia. Le tre corone, gia contente d'avere ottenuto il sacrificio del– la Compagnia, risposero favorevolmente all'appello del loro de– voto alleato, e Clemente XIV prima di morire, con due brevi del 2 e del 30 dicembre 1773, poteva ringraziare Ferdinando per il felice successo della mediazione parmigiana"". 9 BENASSI, op.cit. V, 367-368. Su tutto il periodo del Llano a Parma, cf. H. 13EDARIDA, Les premiers Bourbons, 113-120. 10 H. BEDARIDA, Parme dans la politique frangaise, 239-240; Idem, Les premiers Bourbons, 111-112. 11 BENASSI, op.cit. V, 368-370; H. BEDARIDA, Parme dans la politique fran9aise, 239-240; Idem, Les premiers Bourbons, 119-120. 12 Lettere di S.A.R.D. Ferdinando di Borbone, Duca di Parma a Clemente XIV ed i brevi o lettere di risposta del S. Padre da/ 6 Novembre 1773 al 6 Gennaio 1774,

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